RECENSIONE: BEVOG - BLACK BLOOD 2

Ormai da tre anni Bevog Brauhaus è attiva anche sul fronte musicale: essendo il birrificio confinante con la Slovenia, sono nate un paio di collaborazioni importanti che continuano di anno in anno.
Due sono i festival musicali di maggior rilievo nelle vicinanze: il Punk Rock Holiday e il Metal Days, quest’ultimo sorto dalle ceneri del celebre Metal Camp.
Soffermandosi sul secondo, Vasja e soci hanno pensato a una birra che incarni il vero spirito della manifestazione, e che non risulti per nulla scontata.

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Black Blood 2 è il prosieguo della birra commissionata due anni fa, con leggere modifiche. Il grado alcolico è stato diminuito, portandolo a 6.66% ABV invece dei 7.7% ABV della Black Blood prima edizione.
Visivamente ci si può meravigliare per l’impatto visivo molto inusuale: la schiuma è di color rosa, compatta e cremosissima, quasi ad assomigliare ad un vero e proprio frappè alla fragola. Il colore di essa è dato dall’aggiunta di succo di barbabietola, che va a caratterizzarne l’aspetto cromatico.
Il corpo risulta scuro, anche se non impenetrabile, lasciando spazio ad intensi riflessi color rubino carico, a richiamare proprio il motivo del nome attribuito a questa creazione.

I profumi che emergono sono quelli tipici del caffè, grazie ai malti scuri, che rilasciano una nota molto elegante. In secondo piano compaiono sfumature di frutta rossa, riconducibili a quella di bosco e alle bacche rosse selvatiche.
La frizzantezza medio/bassa fa assaporare al meglio un corpo pieno ed avvolgente, confermando in gran parte le sensazioni già percepite al naso: il caffè, di delicato sentore, apre la strada alla dolcezza della componente fruttata, che emerge sempre più.
Il finale amaro dato dalla luppolatura, risulta molto ben amalgamato con la parte maltata, creando un tutt’uno di sicuro e solido impatto gustativo per una birra da 6.6% ABV.
Nel complesso, ottima linearità per una birra dove i malti dal gusto deciso, incontrano luppoli dalle altrettante caratteristiche, con quel ricamo fruttato che fa da ponte alla perfezione.

Considerando il contesto in cui è stata proposta, questa birra poteva essere un azzardo in termini di apprezzamento dal punto di vista gustativo. Ai festival musicali solitamente non si trova molta scelta qualitativa, anche se nell’ultimo periodo tali manifestazioni stanno migliorando sotto questo aspetto.
La Black Blood 2 è andata letteralmente a ruba come le sue versioni precedenti. Ciò conferma l’approvazione da parte di un pubblico spesso scettico nell’uscire dagli schemi della solita “bionda”.
Questo prodotto non fa altro che solidificare il legame tra Bevog Brauhaus e Metal Days, che siamo sicuri durerà ancora per molto.