Ultimo capitolo di una mini-serie formata da tre birre, il cui filo conduttore è l’imbottigliamento in nitrogeno per emulare al meglio la spillatura in carboazoto da un impianto adibito alla somministrazione. Parliamo sempre di Baltic Porter da 9.1% ABV, che questa volta vede l’impiego di tre materie prime che vanno a caratterizzarla. Il caffè, di varietà Brazylia Patrocinio, è un’arabica che cresce nella regione del Cerrado ad un’altitudine compresa trai 950 e i 1050 masl. Lo specialty coffee è stato consegnato da una torrefazione di Breslavia che dista appena 5 km dal birrificio; la vaniglia è quella più classica che si può trovare in commercio, proveniente dal Madagascar; ultimo ma non meno importante, altro ingrediente fondamentale sono le nocciole tostate.
La ricetta è stata attuata su una base di malti Monaco, alcuni tra quelli tedeschi più conosciuti nella sezione dei caramellati e altri inglesi di natura più scura. La fermentazione è stata indotta da un lievito che lavora a basse temperature e la luppolatura (non indicata precisamente) vede l’utilizzo di tradizionali varietà tedesche.
ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La Baltic Porter Nitro: Coffee Vanilla Hazelnuts riesce a costruire una schiuma di colore crema/caffellatte che si mantiene solida e compattissima, per una tenuta piuttosto duratura. La grana è di difficile rilevazione da quanto si dimostra fine: visivamente sembra che ci sia un tappo a protezione del liquido sottostante.
Il corpo della birra mostra la propria attinenza cromatica allo stile, dettata dai malti scuri che imprimono un aspetto quasi solido all’interno del baloon.
L’intensità dei sentori è alta: perentoria è la forza aromatica delle nocciole, costante ed importante. In background caffè espresso e vaniglia faticano a tenere il passo, ma abbelliscono come possono un olfatto piacevole e abbastanza pulito. Cioccolato fondente, pane nero e caramello bruciato certificano le fondamenta sulla quale poggia questa birra.
La frizzantezza è praticamente nulla grazie al nitrogeno che non fa trasparire alcun tipo di bollicina. Il corpo è cremoso come da aspettative, quasi un drink vellutato ed estremamente avvolgente. L’ABV, nella prova pratica, risulta molto contenuto, discostandosi dai 9.1% ABV che non impensieriscono minimamente.
L’entrata del boccato è decisamente amabile, per una progressione che mette in mostra l’incedere della vaniglia, amichevole nell’accogliere le nocciole ma soprattutto il caffè, dando la sensazione di bere un frappè a base di questi ingredienti. Il finale porge un tocco alcolico che tende ad assomigliare al più celebre liquore al caffè, ovvero la Kahlua.
Il retrogusto rivela un amaro più da cacao che da luppolo, per una chiusura ben bilanciata e soddisfacente.
Tracciamo un bilancio dopo aver provato tutte e tre le versioni proposte: a mio gusto personale, la Baltic Porter Nitro: Coffee Vanilla Hazelnuts si è rivelata la migliore. La maggior completezza che rispecchia l’uso delle tre materie prime esprime il proprio essere nel migliore dei modi. Il palato viene accarezzato da un equilibrio che fa trasparire ogni singolo elemento coinvolto, per un risultato onesto e ben determinato da una ricetta che da giustizia ed esalta il lavoro messo in atto.
NOME BIRRA: WRCLW BALTIC PORTER NITRO: COFFEE VANILLA HAZELNUTS
BIRRIFICIO: Browar Stu Mostόw
STILE: Baltic Porter
ABV: 9.1%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.
CODICE LOTTO: L231 223/201/01
SCADENZA: 23/12/2023
BEVUTA IL: 27/04/2022
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