RECENSIONE: DE LA SENNE – SAISON VAN DE BRUWER

L’8 Ottobre 2020 Brasserie De La Senne, con un post sulla propria pagina di Facebook, ufficializza l’uscita di una nuova birra. Saison Van De Bruwer è una Saison dry-hoppata da 5.7% ABV che prevede in aggiunta il farro nel reparto dei cereali ed è caratterizzata dall’inoculo di Brettanomyces. Si tratta di un lievito molto caratteristico che spartanamente viene anche chiamato “fungo dello zucchero” per le proprie capacità di riuscire a “mangiare” anche gli zuccheri più complessi. Quest’ultimo è un elemento essenziale per delineare i tratti portanti delle birre acide del Pajottenland, ottenute grazie alla fermentazione spontanea che avviene in vasche aperte, territorio favorevole per il Brettanomyces che risulta in grado di contaminare il mosto e indirizzarlo verso lidi ben precisi.

Brasserie De La Senne, con questa creazione, ha voluto affidare alla nostalgia storica questa nuova etichetta, che vuole essere volutamente un’interpretazione in tempi moderni delle Saison che venivano prodotte negli anni ’20 del secolo scorso. Con l’avvento della tecnologia attuale è molto più semplice gestire alcune fasi della lavorazione per ottenere il risultato finale, ma all’epoca molti dettagli risultavano di difficile controllo per ovvi motivi. Per questo, molte volte le Saison dell’epoca erano più comunemente chiamate Farmhouse Ale, esposte alla possibilità di inglobare quell’elemento molto caratterizzante in grado di apportare un grado di acidità al proprio interno e sentori più rustici e ruvidi.
Il nome di questa birra è un omaggio alle “Bruwers Bier” di un tempo: birre di facile bevuta solitamente destinate ai lavoratori dei birrifici e dei campi presenti nelle Fiandre.

Recensione Review Brasserie De La Senne Saison Van De Bruwer

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Saison Van De Bruwer forma una schiuma di colore bianco che si erge con una forma altamente pannosa e morbida, che di conseguenza permette un’elevata persistenza per assicurare un riparo favorevole al liquido sottostante. La grana, mostra un profilo omogeneo nella sommità, mentre risulta sfuggente quella collocata sulle pareti laterali del bicchiere, a causa di una bollicina abbastanza volubile che si allarga con facilità.
Il corpo della birra è tinto di giallo con tendenza maggiore verso la sfumatura paglierina, per un aspetto limpido inizialmente che vira su un’opalescenza omogenea dal momento in cui si versa la seconda metà della bottiglia.

L’intensità degli aromi è alta, nella quale il Brettanomyces si presenta immediatamente con notevole eleganza, grazie a tratti tipici e particolarmente puliti, senza sfociare in picchi selvaggi o troppo rustici. I sentori che tale elemento è in grado di trasmettere sono uva spina e una componente citrica che va a ricordare lime e limone, in maniera non troppo spinta. Successivamente entrano in gioco note fruttate a base di frutta a pasta gialla come pesca ed albicocca, sottoprodotti dell’esterificazione del lievito principale adottato da Brasserie De La Senne. Il proseguo mette in evidenza un tono floreale assai spiccato, associabile a fiori bianchi primaverili, con background impostato particolarmente sul frutto esotico maturo come l’ananas. Il Brettanomyces mantiene i propri connotati durante tutto l’arco olfattivo, compiendo un percorso funzionale nell’alternanza delle altre fragranze in gioco.

La frizzantezza è presente con accezione media ma non aggressiva (dico ciò perché nel momento dell’apertura della bottiglia molto spesso le birre di Brasserie De La Senne tendono a rilasciare un suono uditivo abbastanza accentuato). Il corpo mostra una buona scorrevolezza, tattilmente morbido e repentino nel sorso, in grado di favorire una perfetta viabilità nella quale gli aromi sono ben veicolati.
Nel gusto, si dimostra molto rotonda l’espressione del Brettanomyces, che avvinghia il palato sin da subito. Compaiono richiami all’uva spina e allo zenzero, per un’acidità morigerata e accuratamente tarata per non interferire bruscamente con un’evoluzione luppolata/speziata a base di note erbacee e sfumature pepate. Il farro crea sostentamento ad una complessità aromatica espressa in modo favorevole, sulla quale si evince una resa particolarmente fresca grazie ad accenni in coda di agrumi come limone e lime.
Nel retrogusto troviamo una lunga scia luppolata (con attinenza all’erbaceo sopraggiunto poco prima) aiutata da una secchezza che invoglia una bevuta veramente copiosa. Si può scorgere qualche piccolo spunto di banana nei retro olfatto, dettaglio che si mantiene comunque mite e nella fase post deglutizione senza spostare equilibri già ben piazzati.

Recensione Review Brasserie De La Senne Saison Van De Bruwer

La Saison Van De Bruwer si rivela essere un’ottima birra, frutto di un’espressione generale veramente molto coesa ed efficace. Meraviglia l’incastro brettato che regala autentiche emozioni sia al naso che nel gusto. La costruzione della ricetta è architettata con sapienza per avvantaggiare ogni possibile espressione di ciascun elemento coinvolto.
Una bevuta che risulta fresca e particolarmente dissetante, per aromi regalati ed una conclusione assai accalappiante per rigenerare sé stessi ad ogni sorso effettuato.

Recensione Review Brasserie De La Senne Saison Van De Bruwer

NOME BIRRA: SAISON VAN DE BRUWER
BIRRIFICIO: Brasserie De La Senne
STILE: Saison
ABV: 5.3%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.

IMBOTTIGLIATA: 25/03/2021
SCADENZA: 25/03/2024
BEVUTA IL: 17/01/2023

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