RECENSIONE: DE STRUISE – PANNEPEUT (2020)

Un nome che richiama in senso molto stretto una produzione tra le più famose di De Struise, birrificio belga con sede a Oostvleteren, nel cuore delle Fiandre. Sì, perché la Pannepøt (così denominata in origine) è a tutti gli effetti una versione 2.0 della più nota Pannepot, Belgian Dark Strong Ale della casa. Questa realizzazione speciale è stata ideata e messa in pratica nel 2006, commissionata per il Københavnske Øldage, un festival che si tenne a Copenhagen, Danimarca. Il successo inaspettato che la Pannepøt riscosse in quell’edizione fu il preambolo all’idea di riproporla con continuità anche in patria.

Per evitare spiacevoli misuderstanding, le fu affibbiato un nome leggermente diverso, per differenziarla maggiormente con la sorella maggiore: da quel momento in poi venne presentata con il nome di Pannepeut. Ma qual è la sostanziale differenza che rende queste due birre univoche? A detta del birrificio, la Pannepeut non è altro che la Pannepot con aggiunta di spezie non specificate. Infatti, l’alone di mistero rimane tale ad una prima occhiata rivolta all’etichetta, dove tra gli ingredienti non compare minimamente menzione di spezie generiche.
Tant’è, il bicchiere dirà la verità e questo è un po’ ciò che rende ancor più intrigante la conoscenza con questa Pannepeut realizzata nel 2020.

Recensione Review De Struise Pannepeut (2020)

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Pannepeut (2020) fatica a ricamare una schiuma consistente, definita da un tratto sottile e minimale che non garantisce grande protezione al liquido sottostante. La bollicina è costituita da una base nella quale si mostra con tratto fine, mentre in superficie risulta più sconnessa e grossolana.
Il corpo della birra presenta una colorazione associabile al tonaca di frate, dalla tonalità piuttosto carica. L’aspetto è parzialmente velato, senza precludere alla luce la possibilità di poter fare breccia e regalare dei riflessi affascinanti color rubino.

L’intensità è medio/alta, per un olfatto abbastanza complesso e difficilmente comparabile. Emergono note leggermente vinose associabili al Marsala e allo Sherry, molto eleganti e assolutamente non irruente. Gli aromi captabili sono tra i più variegati: facendo un elenco di ciò che si può incontrare possiamo annotare ciliegia, marasca, amarena, fragola (tutte sotto spirito), dattero, uvetta, caramello, toffee, banana verde. L’alcol è sornione ma assolutamente non fastidioso, in grado di agire come veicolo per poter innalzare tali aromi al meglio.

La frizzantezza è media, una bollicina che appare il giusto compromesso per il sostentamento della struttura in essere parecchio articolata. Il corpo è pieno, impattante, completo. L’ABV non affonda il colpo ma tiene la corposità a regime regolare.
In bocca, il tratto vinoso risulta meno evidente, con il ritorno di ciliegia sotto spirito avvolta da caramello, toffee e cacao. Il proseguimento prende una strada più sofisticata, fatta di uvetta e prugna imbevute in un distillato liquoroso di rara morbidezza, che richiama alla lontana lo Sherry. Quello che si può constatare, seppur certi suggerimenti possono portare a pensare, è l’assenza di deriva acetica, punto sul quale seguirà un breve approfondimento nelle conclusioni.
Il retrogusto innalza una soglia di amaro che pulisce il palato con tratti balsamici e leggermente speziati, impossibili da associare a qualcosa di ben preciso.

Recensione Review De Struise Pannepeut (2020)

Il riferimento alla nota acetica (che qui non si palesa) è dettato da una doppia esperienza effettuata sullo stesso lotto in questione. Con De Struise molte volte si gioca alla roulette russa, e in questo caso posso confermarlo. Questo secondo tentativo si è rivelato maggiormente affidabile, trovando una birra integra nella manifestazione fedele di ciò che questa ricetta si riserva di voler diffondere.
Precedentemente, un’altra bottiglia è risultata parecchio diversa, contaminata da una componente acetica che stava prendendo il sopravvento, intenta nell’ostacolare la maggior parte degli aromi di base.

Sin da subito un sospetto mi ha pervaso la mente, ovvero la possibilità di una contaminazione direttamente in birrificio: De Struise non è proprio rinomato per una pulizia da prendere come esempio, ed una cosa del genere può succedere in più frangenti, anche se uno in particolare è il più plausibile: in fase di imbottigliamento, se il terminale adibito per riversare il contenuto all’interno della bottiglia non risulta propriamente pulito, possono partire delle infezioni che poi sono riscontrabili nel prodotto finito, soprattutto sul lungo periodo.
Altra ipotesi che però risulta essere più misteriosa è quella che riguarda la fase di riposo di questa birra.
De Struise è noto per lasciar maturare molte delle proprie birre in barile e ciò può comportare una possibile derivazione che si manifesta in nota acetica. Questo passaggio in particolare è un qualcosa che possono sapere solo gli addetti in birrificio e vista la poca chiarezza sull’utilizzo o meno di spezie in questa produzione, tutto ciò alimenta ancor di più una serie di dubbi, domande e quesiti al quale è difficile trovare una reale risposta.

Tornando alla birra, questo secondo tentativo si è rivelato soddisfacente, per una bevuta nella quale si può godere di tutta la complessità senza particolari interferenze sgradevoli.
Inevitabile è esaminare un confronto diretto con la Pannepot, che risulta costruttivo per determinare qualche differenza alla base: infatti nella Pannepeut si può evincere maggior estensione organolettica, anche se poco definibile nel preciso, sul tratto meramente erboristico selvatico.
Bottiglia fortunata? Se così fosse, l’esperienza fornita dona una buona mezz’ora meditativa fatta di notevole laboriosità e magia fiamminga.

Recensione Review De Struise Pannepeut (2020)

NOME BIRRA: PANNEPEUT (2020)
BIRRIFICIO: De Struise
STILE: Quadrupel
ABV: 10%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.

CODICE LOTTO: 20210003
IMBOTTIGLIATA: 05/01/2021
SCADENZA: 05/01/2026
BEVUTA IL: 18/05/2022

Per altre recensioni dei prodotti di De Struise, clicca qui.

error: I contenuti di questo blog sono protetti dal diritto d\'autore. È vietato il copia/incolla e l\'utilizzo di esso in altre sedi senza esplicito consenso.