Il formato lattina ha trovato un inserimento solido e stabile nel mercato birrario soprattutto tra i produttori artigianali, attenti in particolar modo anche sulla questione ecologica che essa comporta. Questo involucro riesce ad attrarre maggiormente l’attenzione anche dal punto di vista visivo rispetto alla bottiglia: l’intera superfice è completamente personalizzabile, per creare un vestito che possa essere sfoggiato dalla testa ai piedi.
E indubbiamente in questa occasione Dogma Brewery ha regalato ai propri seguaci una label che può essere annoverata tra le più belle in assoluto: colori molto accesi, disegno molto evocativo. Un dettaglio che aggiunge un valore aggiunto è certamente la stampa in rilievo, che determina una padronanza tattile che va ad avvalorare un lavoro grafico strabiliante.
La birra in questione è la Ayahuasca, classificata dal birrificio serbo come Jungle Ale: tale dicitura conferma la non facile collocazione in generi esistenti. Alcuni la classificano come American IPA, altri come Amber Ale. Personalmente mi sento di farla rientrare più nella seconda categoria, più generica e meno vincolante, seppur siano stati utilizzati luppoli americani, ma anche scorze d’arancia e ginepro. Quest’ultima è una spezia solitamente poco utilizzata in generale: in questa circostanza vuole evocare lo spirito selvatico che fa riferimento al nome affibbiato a questo prodotto, che si rifà ad un decotto psichedelico realizzato con piante amazzoni. La Ayahuasca è una vera e propria pozione preparata ed utilizzata dagli sciamani sudamericani, per scopi rituali, terapeutici e mistici.
ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La Ayahuasca forma una schiuma beige dalla conformazione fine, che si mantiene molto persistente grazie alla sua struttura compatta e pannosa. Il corpo della birra presenta una colorazione ambrata molto carica, dall’aspetto decisamente opaco che lascia comunque intravedere sprazzi di luce che si divincolano al suo interno.
L’intensità degli aromi è medio/alta, dove la base maltata si affida alle proprie sfumature caramellate per conferire amabilità, sul quale poggiano essenze fruttate determinate dalla luppolatura americana. Pesca, albicocca e melone incontrano divagazioni esotiche, che si mantengono comunque molto più in background rispetto alle principali. La scorza d’arancia e il ginepro si inseriscono con garbo in un mix generale molto ben calibrato e gradevole.
La frizzantezza è contraddistinta da una natura molto fine, essenzialmente minerale per accompagnare il sorso con eleganza. Il corpo è medio, prerogativa che concede una buona avvolgenza in termini palatali.
Nel gusto, la bevuta ricalca pressochè lo stesso andamento riscontrato nell’olfatto, con le medesime presenze e avvicendamenti. L’entrata su note di caramello dona dolcezza, mente meno evidenti appaiono i rilasci fruttati, messi in disparte dall’avanzare amaricante nel quale scorza d’arancia e ginepro stazionano sullo sfondo, senza voler prendere l’iniziativa.
Il retrogusto è caratterizzato da un amaro abbastanza lungo che stimola il sorso successivo, a conferma di una bevuta piacevole e invogliante.
La Ayahuasca è indubbiamente una produzione fuori dagli schemi, di difficile collocazione come detto nelle premesse. Alcune etichette risultano riduttive per gli aspetti mostrati, e forse l’intuizione di categorizzarla in una classe fantasiosa è forse la miglior risposta a questa diatriba. Gli elementi aggiuntivi risultano funzionali per assumere un ruolo da gregario e di accompagnamento, in una ricetta ben pensata per ottenere un risultato logico e sensato.
NOME BIRRA: AYAHUASCA
BIRRIFICIO: Dogma Brewery
STILE: Amber Ale
ABV: 6%
FORMATO: LATTINA, 50 cl.
CODICE LOTTO: L1458920
INLATTINATA: 22/12/2020
SCADENZA: 22/12/2021
BEVUTA IL: 08/04/2021
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