Uno dei progetti più massicci messo in piedi da Epic Brewing è quello che riguarda la Son of a Baptist. Si tratta di una Coffee Porter da 8% ABV inizialmente presentata al Great American Beer Festival, con una ricetta variabile: tale realizzazione prevede ogni volta una varietà di caffè diversa al proprio interno. Una rotazione continua che va a caratterizzare diversamente ogni batch della Son of a Baptist, per una collaborazione su larga scala con torrefattori sparsi nel territorio o negli stati circostanti al birrificio.
Essendo Epic Brewing un produttore che possiede due impianti, è bene specificare che questa lattina è stata realizzata presso lo stabilimento sito a Denver, sorto nel 2013 per poter soddisfare una maggior necessità a fronte della richiesta dil mercato non più sostenibile con la sola fabbrica di Salt Lake City, dal quale è iniziato tutto.
In merito ai dettagli riguardanti questa Son of A Baptits, purtroppo non è dato sapere che varietà di caffè è stata utilizzata: una freccia indica la presa visione sul fondo della lattina, ma la stampa del Best Before e relative info utile è talmente compressa da risultare illeggibile. Sembra comunque, grazie ad alcune informazioni recuperate sul web, che tale uscita sia stata possibile grazie alla sinergia con Corvus Roasters, sempre di Denver, Colorado.
Questo progetto risulta particolarmente interessante perché una parte della produzione viene poi spedita alle torrefazioni che hanno partecipato con la loro materia prima, per poter effettuare un assaggio side by side del caffè in questione e della birra nella quale è stato utilizzato.
ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La Son of A Baptist si presenta con una schiuma color crema dalla trama inizialmente fine, soggetta a scomposizione graduale durante il proprio disgregamento. La consistenza è morbida e compatta, indicatori che indirizzano verso una conseguente discreta persistenza.
Il corpo della birra è quasi nero, con tonalità marrone molto scuro a delinearne il profilo generale. L’aspetto è opaco e pieno, per un mantenimento visivo cupo all’interno del bicchiere.
L’intensità degli aromi è alta, particolarmente vigorosa per l’espressione elevata dei malti torrefatti e dalla varietà di caffè immessa in tale ricetta. Cioccolato al latte, vaniglia, frutta di bosco (more, mirtillo), prugna disidratata sono i primi sentori che fanno capolino, per poi proseguire su ondate di cacao e caramello tostato (quasi bruciato) per una stabilità duratura che trova costanza sul cioccolato fondente.
La frizzantezza è scarsa, quasi impercettibile in relazione ad un corpo facile e leggermente vellutato. Questo fattore permette una bevuta non particolarmente impegnativa, nella quale gli 8% ABV non sembrano essere un ostacolo nel corso dell’esperienza.
In bocca, compaiono subito astringenze da torrefatto che danno il benvenuto seppur non troppo forzatamente. Cioccolato fondente e cacao anticipano una dolcezza rilevante, associabile al frutto scuro (sfumature analoghe a quelle già percepite al naso) con un pizzico di acidità che accompagna verso il finale riservato a polvere di cacao e frutta secca tostata pesantemente (soprattutto nocciola).
Il retrogusto è particolarmente lungo, con il ripetersi del cacao e una nota amaricante persistente che ingloba con sé una piccola sfumatura alcolica abbastanza riscaldante.
La Son of a Baptist in questione si rivela una birra nella quale Epic Brewing non si è certamente risparmiata nell’immettere una cospicua quantità di caffè al propria interno. L’apporto è parecchio energico (forse oltre le righe) e causa un’alterazione sull’equilibrio ideale nel quale alcuni aspetti tendono ad eccedere in relazione ad un corpo basato sulla fluidità che appare a tratti quasi scivolosa. Maggior cremosità avrebbe sicuramente aiutato un trasporto più consono e uno smussamento di alcuni spigoli che in questa realizzazione limitano un bilanciamento ottimale.
Alcuni dettagli suggeriscono anche una lavorazione del caffè non propriamente ottimale: oltre a ciò, le astringenze percepibili e l’amaro finale sembrano derivanti da una macinatura effettuata troppo fine, processo per cui si può verificare poi una problematica di questo tipo quando l’infusione deve avere luogo nel mosto. Ovviamente non vi è certezza di tale cosa, ma la sensazione che il prodotto finito emana tende a confermare qualche piccola sbavatura constatabile nella disamina pratica di questo prodotto.
NOME BIRRA: SON OF A BAPTIST
BIRRIFICIO: Epic Brewing
STILE: Coffee Stout
ABV: 8%
FORMATO: LATTINA, 33 cl.
BEVUTA IL: 11/09/2022
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