Una delle colonne portanti della tradizione brassicola belga è sicuramente lo stile Tripel. Questa categoria è di origine recente grazie a Westmalle, che originariamente intendeva soprattutto la forte alcolicità della ricetta messa in pratica. Una ventina d’anni più tardi, nel 1956, fu coniato il nome per identificare tale filone, in una sorta di gerarchia che man mano ha preso forma nel corso degli anni (Dubbel, Tripel, Quadrupel).
Extraomnes, birrificio italiano di assoluto riferimento in tema belga, propone la propria versione, andando a sviscerare ogni particolarità che caratterizza questo stile. Questa interpretazione cavalca un grado alcolico di 8.6% ABV e spesso è una delle birre preferite su determinati accostamenti culinari, dove serve una birra forte per esaltare la pietanza.
ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La Tripel di Extraomnes forma una schiuma bianca dal tratto fine, che si mantiene mediamente persistente grazie alla sua compattezza ed essenzialità.
Il corpo della birra si palesa su cromature dorate, dall’anima un po’ spenta. Il suo aspetto è parecchio velato, e va a fortificare un rimando visivo dal profilo massiccio e imponente.
L’intensità degli aromi è medio/alta. Si parte da un base generale prettamente amabile, con chiari rimandi al miele, che abbraccia l’essenza fragrante dei cereali. Sentori di frutta a pasta gialla, abbastanza matura, sono identificabili in albicocca, pesca e mela golden. I chiari accenni alla tipologia di lievito sono presenti, anche se non viene rivelata particolarmente la componente fenolica, che in questi casi generalmente si associa alla speziatura. Leggere note floreali ultimano un olfatto ben variegato e che fa subito pensare ai classici dettami dello stile.
La frizzantezza risulta esile, veramente minima rispetto alle produzioni originali realizzate in terra belga. Il corpo manifesta una discreta scorrevolezza, tenendo ben lontano l’alone critico dell’alcolicità, che non bussa alla porta in nessun frangente durante tutta la bevuta.
In bocca, la componente maltata da il via al sorso, su note di panificato a media cottura. La parentesi fruttata si mantiene più in disparte rispetto a quanto potuto percepire al naso, in favore delle linee speziate che vengono espresse a dovere, con buoni rimandi al pepe bianco e alla noce moscata.
Il retrogusto regala una secchezza essenziale, dalla discreta proprietà asciugante che riesce a trascinare il sorso appena successivo con agilità.
La Tripel di Extraomnes è certamente una buona interpretazione di un grande classico della cultura belga, dove le caratteristiche fondamentali si susseguono con logica e coerenza. Buona è anche l’attinenza che si può trovare tra olfatto e gusto: un gioco ricco di bilanciamenti che regala un’esperienza globale allettante e seducente.
Punto di forza inequivocabile è la resa in termini di bevuta, dove l’alcol è perfettamente occultato rendendo alquanto pericoloso (positivamente) l’approccio sul lungo termine.
NOME BIRRA: TRIPEL
BIRRIFICIO: Extraomnes
STILE: Belgian Tripel
ABV: 8.6%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.
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