Negli ultimi anni abbiamo potuto constatare come la sperimentazione attuata per proporre qualcosa di nuovo sia stata linfa vitale per diversi produttori. Alcuni si sono cimentati sugli incastri di stili abbastanza differenti tra loro, per creare ibridi che possano essere appetibili ad una fetta di mercato più ampia. Altri invece hanno portato all’eccesso una specifica categoria: basti pensare come le India Pale Ale abbiano avuto un’evoluzione che le ha portate ad essere proposte in tutte le salse.
L’estremizzazione più accentuata che si può reperire sul mercato attualmente porta il nome di Triple IPA.
Una moda probabilmente temporanea, sul quale molti birrifici votati a creazioni altamente luppolate si stanno tuffando a capofitto, per battere il ferro finché è caldo. In voga maggiormente negli Stati Uniti, questa sorta di provocazione è stata colta anche da aziende europee, pronte a cavalcare l’onda per fornire celermente la propria interpretazione.
Garage Beer Co. non si è lasciato sfuggire questa opportunità, proponendo la Journey Space, Triple IPA da 9.7% ABV. Tale ricetta presenta una lavorazione particolarmente speciale: l’immissione della luppolatura avviene praticamente in tutti gli step della produzione. I due protagonisti principali sono il Simcoe e il Cascade, con una piccola partecipazione del Palisade nella fase di aggiunta a freddo.
ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La Journey Space forma una schiuma di colore bianco e dalla trama molto fine, che si dimostra particolarmente fissa e densa, grazie al quale riesce a mantenere un’alta persistenza.
Il corpo della birra presenta un livello cromatico identificabile sull’arancio, dall’aspetto molto succoso e marcatamente opalescente.
L’intensità dei sentori è parecchio alta: l’esplosione fruttata emanata porta al naso ingenti profumi di passion fruit, che vengono scortati da toni più leggiadri a base di pesca. Considerevole è l’accezione dolce dal quale si viene letteralmente travolti, che riesce comunque a mantenere un buon equilibrio grazie alla linea alquanto delicata. Nelle retrovie compaiono flebili note di agrume (descrivibili in pompelmo giallo, arancia e mandarino), mentre i rimandi resinosi si mostrano composti, tenuti decisamente a bada.
La frizzantezza è media, assolutamente funzionale per un corretto supporto degli aromi coinvolti. Il corpo mostra la propria morbidezza al palato: un mouthfeel avvolgente e setoso che rivela l’impronta decisa e corposa, in grado di mantenere un profilo ordinato.
Il boccato presenta un’entrata che verte su note maltate che ricordano il biscotto in modo sottile, preambolo che agisce da anticamera ad una rapida rivelazione alcolica. Quest’ultima riesce a mantenere un aplomb più che dignitoso, senza presentare sbandamenti compromettenti. Nella seconda parte dell’assaggio, torna in auge la dolcezza fruttata, sempre a base di passion fruit, che risulta funzionale a smorzare un’ABV dall’anima quasi effettiva. Nella conclusione, si ha un ritorno anche delle note maltate, che si fondono egregiamente con il tratto residuo della luppolatura.
Il retrogusto è delineato da un amaro non troppo spinto, che garantisce una sensazione appagante nel momento della post-deglutizione.
IMPRESSIONI GENERALI.
Il massiccio uso dei luppoli (utilizzati a più ripetute) crea una birra dinamitarda sotto questo punto di vista. L’incastro ottimale con l’alto grado alcolico gioca un ruolo fondamentale per la riuscita di un sorso efficace, che rimane in carreggiata senza prendere possibili rischi. Il pericolo, in produzioni così estreme, è sempre dietro l’angolo: un passo leggermente falso e tutto l’equilibrio inizia a venir meno.
Ma non è questo il caso, in cui Garage Beer Co. ha saputo tradurre con maestria il ramo attualmente più eccentrico delle più celebri e classiche IPA.
NOME BIRRA: JOURNEY SPACE
BIRRIFICIO: Garage Beer Co.
STILE: Triple IPA
ABV: 9.7%
FORMATO: LATTINA, 44 cl.
CODICE LOTTO: L003/21
INLATTINATA: 16/02/2021
SCADENZA: 28/08/2021
BEVUTA IL: 17/04/2021
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