RECENSIONE: HOP SKIN - STRA POWER

Ci spostiamo sul lato più luppolato di Hop Skin, che caratterizza i propri prodotti su quelle vibrazioni americane anni ’80 dal quale il birrificio bergamasco trae le sue maggior ispirazioni.
Con la Stra Power, la volontà è quella di offrire una bevuta più decisa ed accattivante, sottolineato da un grado alcolico di 7.2% ABV. I luppoli utilizzati in questa American IPA sono Columbus, Chinook e Simcoe.

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Stra Power fatica a formare una schiuma che metta al sicuro il proprio liquido, risultando esile e a tratti largamente grossolana. Si può già intuire una sotto carbonatazione evidente, che andrà poi verificata nella prova gustativa. Il corpo della birra è dorato, e presenta una velatura che lo rende opaco.

L’intensità degli aromi è media: siamo di fronte ad un’American IPA non esplosiva a livello di sentori fruttati, dove la componente maltata detta la linea. La crosta di pane è parecchio evidente e i rimandi a cereali tostati costituiscono la base. Su di essi, si appoggia un fruttato fresco e pulito, su note di pesca, melone, albicocca e qualche rimando esotico, passion fruit in particolare.

La bollicina, come intuibile, è praticamente assente, offrendo un sorso completamente liscio. Il corpo, nonostante l’ABV sopra la media, non risulta impegnativo, presentando un guizzo nel finale che va a richiamare l’ABV, avvertendo l’interlocutore.
In bocca, le note dolci ottenute dai malti stendono il tappeto rosso per la conseguente entrata in scena di un fruttato esotico ed agrumato che viene ben dispiegato. I rimandi più avvertibili ricordano mango, passion fruit e pompelmo.
Palpabile è la nota resinosa dei luppoli americani, che porta ad un retrogusto secco e netto, con un amaro dosato e gestito molto bene.

La Stra Power si può definire un’American IPA con un’idea di base ben definita e vincente. Unico dettaglio da migliorare è sicuramente la carbonatazione, che andrebbe a sostenere gli aromi con più vigorosità e mettendoli ancor più in visibilio rispetto a quanto non lo siano già. Nonostante ciò, il tutto è ben equilibrato, seguendo uno spartito redatto in modo minuzioso ed impeccabile.
Per gli amanti delle birre fruttate e che non disdegnano una bevuta liscia, è sicuramente un prodotto da provare. Per chi è più fedele e puritano, avvertirà una birra dalla bevuta molto invogliante, ma che manca di quel quid per farla entrare tra le proprie creazioni preferite sul generis.