La sperimentazione è un fattore fondamentale nella mentalità di Lieviteria. Da un semplice input può scaturire una vera e propria idea che prende forma. Angelo Ruggiero sembra averne avuta una veramente interessante: Fučka è una Session IPA alquanto particolare.
Partiamo dal fatto che il nome richiama l’ex cestita azzurro Gregor Fučka, di origine balcaniche, e che questa birra vuole essere un tributo in suo onore. Le sue originali vengono riversate in questo prodotto: la luppolatura è composta interamente da varietà tipiche della Slovenia. Infatti, nella Fučka possiamo trovare tutti gli Styrian disponibili: Wolf, Fox, Kolibri e Dragon, utilizzati anche in double dry hopping.
Ma non finisce qui: nel grist dei malti compare un cereale che solitamente non è molto utilizzato, ma che apporta un’identità riconoscibile. Il farro è il protagonista che definisce la base maltata, assieme all’orzo di Monfarm coltivato in provincia di Foggia.
Insomma, le premesse per un prodotto altamente intrigante ci sono tutte.
ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La Fučka forma una schiuma beige a trama fine, cremosa nei momenti iniziali, per poi progressivamente accennare una scomposizione graduale che non intacca comunque la lunga persistenza.
Il corpo della birra è classificabile sul dorato molto tendente all’arancio, con discreta opalescenza ed ombrosità.
L’intensità degli aromi è media, dove iniziali sentori agrumati e leggermente esotici appaiono guizzanti al punto giusto. Tra questi, si possono annoverare lime, arancia, pompelmo e ananas. In seconda battuta, entra in gioco il farro, in maniera delicata e ponderata.
La frizzantezza è vivace e caratterizza il sorso su una base beverina e scattante, con quel fare leggermente pizzicante.
Nel gusto, l’entrata mette in risalto la freschezza e il tratto dissetante dettato da note citriche e fruttate rilasciate dai luppoli. Interviene l’intermezzo maltato dove il farro si pone con garbo, appropriandosi del giusto spazio senza essere invadente. Questa base alquanto delicata sposta poi l’attenzione su un amaro leggero finale, che va a chiudere la bevuta.
Il retrogusto è secco, con questa nota amaricante che entra in punta dei piedi, rimanendo leggiadra e spensierata.
Quando ci si accinge a sperimentare, tentando di valicare confini inesplorati o dove pochi hanno avuto il coraggio di cimentarsi, un minimo di scetticismo c’è sempre. Ma questa sorta di pessimismo è ciò che fa comprendere ed apprezzare ancor di più tale esperimento, che risulta azzeccato e ben assortito.
Ecco, la Fučka ha spazzato via ogni dubbio al primo sorso. In questa creazione si può evidenziare una gran mano del birraio che ha saputo sapientemente calibrare una ricetta in modo esaustivo e soprattutto completo, avendo pieno controllo delle materie prime che si esprimono in maniera docile sotto una guida consapevole. Una Session IPA molto interessante e altamente consigliata.
NOME BIRRA: FUČKA
BIRRIFICIO: Lieviteria
STILE: Session IPA
ABV: 3.7%
FORMATO: LATTINA, 33 cl.
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