Nel corso degli ultimi tre anni, Birra Mastino ha ottenuto numerosi riconoscimenti che hanno impreziosito e creato curiosità attorno al birrificio veronese. Un prodotto che alla lunga si è rivelato un biglietto da visita più che ottimale è sicuramente la 1291.
Il nome di questa birra fa riferimento all’anno di nascita di Cangrande della Scala, un personaggio molto importante per la storia della città scaligera. La 1291 è una Keller Pils da 4.9% ABV, che si rifà appunto ai dettami tipici della tradizione ceca.
Questa birra ha ottenuto premi importanti, come il primo posto in due edizioni diverse a Birra dell’Anno (2017 e 2020, CAT. 1). La fresca vittoria all’European Beer Star 2020 nella sezione “German Keller Pils” ha definitivamente consacrato Birra Mastino come nome importante non solo sulla scena nazionale, ma anche continentale.
La composizione della ricetta vede 100% malto Pils di produzione locale, con la tecnica della decozione a tre tempre per donarle un più ampio spettro aromatico.
La luppolatura è affidata ad un quartetto ben specifico: Magnum, Tettnanger, Mittelfrüh e Saphir.
La 1291 da metà 2019 è disponibile anche in formato lattina da 44 cl, ed è proprio in questa veste che andiamo a scoprirla.
ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La 1291 forma una schiuma bianca dal tratto fine, caratterizzata da un cappello voluminoso ed esuberante che perdura a lungo.
Il corpo della birra mostra una colorazione marcatamente dorata, con buona lucentezza emanata nonostante una leggerissima velatura al suo interno.
L’intensità dei sentori è alta: si viene accolti da un’imponenza floreale molto ammaliante, definita in particolare dal Mittelfrüh. Questo profumo viene coadiuvato a sua volta da una leggera nota citrica grazie al rilascio delle essenze di cui il Saphir è composto. Un mix molto fresco e vivace che viene ulteriormente arricchito dalle dolci note maltate del malto Pils e da un tenue rimando erbaceo in background, a chiudere il tutto.
La frizzantezza è perfetta per lo stile, funzionale alla scorrevolezza di un corpo estremamente facile e diligente.
Nel gusto, l’amabilità estrapolata dalla componente maltata funge da culla agli elementi aromatici già avvertiti all’olfatto. La nota floreale sfocia in quella erbacea con gran equilibrio e morbidezza, donando un’eccellente chiusura ad un sorso strutturalmente impeccabile.
Il retrogusto rilascia un amaro essenziale, con note di erba appena falciata, restando persistente nella giusta intensità, gradevole e stuzzicante.
La 1291 è una birra davvero notevole in tutta la sua forma. Ogni cosa risulta al posto giusto e con un’adeguata resa: impossibile trovarle appunti contestabili sul quale ponderare. La sua efficacia e attinenza a tutte le prerogative dello stile è veramente inappuntabile.
I riconoscimenti ottenuti sono la giusta ricompensa di un lavoro che ha avuto un’evoluzione straordinaria in termini di stabilità e cura dei dettagli, che ha portato alla definizione odierna di questa Keller Pils.
Il premio ottenuto a Norimberga all’European Beer Star ricorda molto l’Italia vincente in Germania contro i padroni di casa nel Mondiale del 2006.
Purtroppo a causa di questa pandemia la premiazione si è dovuta svolgere online. Sarebbe stato curioso vedere le facce degli addetti ai lavori tedeschi che hanno visto incoronare la 1291 in una categoria ben radicata nella loro tradizione. Oltre il danno, la beffa di vederla nel formato lattina, involucro che da sempre incute scetticismo in una Germania che molto lentamente si sta adeguando a questa svolta.
Che dire, un grazie a Birra Mastino per averci fatto rivivere emozioni simili che non provavamo da 14 anni.
NOME BIRRA: 1291
BIRRIFICIO: Birra Mastino
STILE: Bohemian Pilsner
ABV: 4.9%
FORMATO: LATTINA, 44 cl.
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