La bottiglia che ci apprestiamo ad analizzare racconta una storia appartenente ad un passato non troppo recente, che merita di essere sviscerata per conoscere ogni dettaglio relativo al prodotto che oggi è a nostra disposizione. Per comprendere al meglio ogni particolare aspetto, dobbiamo tornare indietro di un anno esatto, quando tutto ebbe inizio a fine Agosto 2022.
Matteo e Cecilia di MC-77 sono stati ospiti del Tap Takeover realizzato per festeggiare il terzo compleanno dell’Emporio del Luppolo, locale situato nella bassa veronese, precisamente a Cerea, dedito alla promozione del buon bere artigianale. In quell’occasione, furono gettate le basi per una futura collaborazione, che aspettava solo il momento propizio per essere realizzata.
Come potete notare sull’estremità destra dell’etichetta, questa creazione porta la firma di MC-77, birrificio marchigiano ormai conosciutissimo a livello nazionale (che può vantare la vittoria a Birraio dell’Anno 2019) e Hopocalypse Brewing, marchio istituito a Marzo 2023 per rappresentare le ricette inedite che potete trovare in esclusiva presso le spine dell’Emporio del Luppolo.
Nel caso vogliate soddisfare la vostra curiosità in merito a questa neonata avventura, potete trovare tutte le informazioni del caso (tra cui dei post specifici che presentano le altre realizzazioni proposte dalla beer firm veronese) sulle relative pagine Facebook e Instagram.
Belgian Flow nasce nella mattinata del 12 Giugno 2023, quando Edik Lunardi, titolare dell’Emporio del Luppolo e birraio di Hopocalypse Brewing, scende nelle Marche con destinazione Serrapetrona (provincia di Macerata) per dare vita a questa nuova birra assieme a Matteo e Cecilia. La ricetta in questione, stipulata e perfezionata a sei mani nelle settimane precedenti, vuole essere un tributo al mondo belga per la propria tradizione brassicola, molto affascinante ed assolutamente emozionante.
Belgian Flow è una Belgian Ale da 5.5% ABV, basata interamente su malti di matrice belga, lavorati dalla Malterie du Chateu (i più forse la conosceranno con il nome di Castle Malting). La ripartizione è composta da percentuali uguali di tipologie Pils e Pale, per un restante 15% di frumento che va a finalizzare definitivamente il reparto dei cereali.
Il lievito selezionato ed introdotto per far partire la fermentazione è il Trappist High Gravity, di derivazione Westmalle, famoso per essere preso come riferimento per le produzioni trappiste.
La luppolatura è stata affidata ad una varietà tedesca (l’Ariana) per apportare il rilascio amaricante (con stabilizzazione a 22 IBU finali), mentre il Celeia (varietà ibrida di origine slovena, ottenuta dall’incrocio tra Styrian Golding, Aurora e un luppolo selvatico) è stato impiegato per conferire aroma, successivamente adottato anche nell’unica fase di dry hopping attuata con un rapporto 3 gr/L.

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La Belgian Flow instaura una schiuma di colore bianco, definita da una buona amalgama che risulta favorevole nell’intavolare una struttura coesa e salda. Tale costituzione influenza l’abbandono abbastanza dolce in correlazione a tempistiche più che rispettabili. La grana presenta tratti più grossolani alla base, che fanno da contraltare ad una linearità maggiore manifestata sulla sommità della coltre formatasi.
Il corpo della birra è caratterizzato da una colorazione aranciata, definita da tratti più brillanti ed altri leggermente più cupi. L’aspetto mette in risalto un’opalescenza totale che va a rappresentare interamente il profilo presente nel bicchiere.
L’intensità aromatica risulta essere parecchio alta, merito del buon lavoro improntato dal lievito che tende ad esprimere in egual modo le proprie derivazioni fenoliche assieme ad un’esterificazione parecchio rigogliosa. Infatti, si possono riscontrare primariamente le imperanti note floreali, assecondate da sensazioni di pera, pesca bianca, albicocca e sprazzi meno evidenti di banana matura. Alcune sfumature speziate trovano un appropriato inserimento in tale contesto per interfacciarsi al meglio con i sentori fruttati, in una fase in cui l’arricchimento sensoriale del profilo tende ad acquisire una forma sempre più variegata. Alcune derivazioni luppolate, ottenute dal dry hopping di Celeia, mettono in risalto fugaci cenni di lime e di arancia dolce, che vanno a conferire ulteriore estensione ad una sezione olfattiva abbastanza complessa.
La carbonatazione presenta una piacevole briosità che si addice alla proposta attuata, necessaria per enfatizzare una bevuta ricca di dettagli da poter cogliere. Il corpo rispecchia la gradazione effettiva, grazie ad una scorrevolezza funzionale che permette all’interlocutore di poter godere di tutti i dettagli presenti lungo il percorso.
Nel gusto, l’iniziale citricità espressa va a richiamare un pizzico di acidità che non guasta ai fini del proseguo della bevuta, nella quale i rimandi fenolici di pepe bianco e noce moscata, avvolti nelle divagazioni fruttate di pera e frutta a pasta bianca/gialla, vengono integrati da alcuni intriganti tratti balsamici associabili ad una pianta aromatica come il timo. La secchezza subentrante fa da preambolo per l’ottima combinazione conferita dalle sfumature speziate precedentemente rilevate e da una lieve scia vanigliata.
Il retrogusto crea un collegamento adeguato con le rilevazioni ottenute precedentemente, grazie a spunti erbacei/floreali che rimembrano identificazioni molto diverse fra loro, come possono essere fieno, pompelmo e lieve spezia, dettata dalla stoccata luppolata in amaro che si mantiene elegante, ben calibrata e con una piacevole persistenza.

La Belgian Flow offre un estratto significativo di cosa, di norma, rappresenta il Belgio in un bicchiere. Il tripudio di profumi e sapori coniugati gli uni agli altri tramite l’interazione delle diverse materie prime propone una visione d’insieme che sa trasmettere un impatto ben definito ed entusiasmante. La teoria di una ricetta pensata per esprimere una ricca personalità trova fedele riscontro nella prova pratica, funzionale nel dare sfoggio della propria spiccata complessità. Tale esperienza mostra un andamento articolato sotto il punto di vista sensoriale (in entrambe le fasi) reso ampiamente accessibile ed amichevole da una fruizione assolutamente non impegnativa.
Non vi resta che buttare un occhio nel vostro pub o beer shop di fiducia nei prossimi giorni: questa etichetta risulterà commercialmente disponibile a livello nazionale da Lunedì 21 Agosto, sia in fusto che in bottiglia.

NOME BIRRA: BELGIAN FLOW
COLLABORAZIONE: MC-77 + Hopocalypse Brewing
STILE: Belgian Ale
ABV: 5.5%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.
Per altre recensioni dei prodotti di MC-77, clicca qui.
Per altre recensioni dei prodotti di Hopocalypse Brewing, clicca qui.