RECENSIONE: RITUAL LAB + DRY & BITTER – HEAD SPACE

Prendi uno stile e re-interpretalo in una chiave moderna. Per l’occasione, fatti aiutare da un birrificio che con queste pratiche ha parecchio dimestichezza. Ritual Lab da un colpo di telefono in Danimarca dai ragazzi di Dry & Bitter, che rispondono entusiasti per una collaborazione che successivamente ha dato vita ad una birra ormai ben inserita nel contesto nazionale per quanto riguardo il mondo luppolato. Da tale operato è nata la Head Space.

Le collaborazioni in ambito birrario ormai sono un meccanismo parecchio consolidato, tanto che possono risultare un veicolo interessante per far conoscere lo stesso prodotto su due versanti che geograficamente appaiono distanti tra loro. È vero anche che, soprattutto nell’ultimo periodo, birrifici già affermati decidono di percorrere questa strada per rafforzare il proprio brand dando in pasto ai propri seguaci dei prodotti che sulla carta rivelano altissime aspettative.
Ritual Lab, nel corso di questi anni ha voluto intraprendere quella filosofia votata alla crescita personale, contattando i migliori birrifici esteri che potessero rappresentare un know how efficace e soprattutto adatto per la tipologia di impianto presente in quel di Formello. Dalla Danimarca, più precisamente da Gørløse sono scesi i ragazzi di Dry & Bitter, birrificio affermato per le proprie produzioni moderne con tecniche innovative e dall’alto tasso di resa nei propri prodotti.

INFORMAZIONI SULLA BIRRA.

Nasce così la Head Space: definita Modern Pale Ale per il carattere estremamente moderno, grazie ad una ricetta improntata sulla massiccia quantità di luppoli Ekuanot e Simcoe nella forma in cryo, spalleggiati da Mosaic e Citra per un ulteriore boost di aromi che vanno a definire un profilo altamente esplosivo.
La base maltata è molto semplice, formata da malti Pils e Pale che gettano le fondamenta per un prodotto poi replicato con continuità da Ritual Lab, visto il successo ottenuto.
Infatti, questa birra nel 2021 ha vinto la medaglia d’argento all’European Beer Star di Norimberga (nella categoria New Style Pale Ale) e si è classificata al primo posto nella categoria 11 (quella destinata alle American Pale Ale) a Birra dell’Anno.

Recensione Review Ritual Lab Dry & Bitter Head Space

ANALISI VISIVA.

La Head Space erige una schiuma di colore bianco dal tratto fine, che si lascia ammirare per la propria omogeneità e costanza distribuita su una buona persistenza.
Il corpo della birra è dorato, leggiadro e pulito nell’aspetto, profilo visivo che contribuisce ad un colorito brillante e acceso. Qua e là si possono intravedere delle bollicine solitarie risalire verso l’alto, a dimostrazione di una trasparenza ottimale intenta a pervadere il liquido.

ANALISI OLFATTIVA.

L’intensità degli aromi, neanche a dirlo, è altissima: si viene letteralmente travolti da una sventagliata di frutta esotica imperante (mango, papaya, ananas) con supporto di sentori secondari quali pesca e agrume (scorza d’arancia, lime, mandarino). La resinosità è ben dosata, dotata di coerenza costante che non ostacola un’aromaticità particolarmente vivace ed esuberante. Sul finale si possono captare ulteriori note che capitolano sui rimandi floreali ed erbacei, a compimento di un olfatto variegato e completo.

ANALISI GUSTATIVA.

La frizzantezza appare nella norma, adatta per esaltare le proprietà di questo prodotto che tende a mostrare un corpo guizzante ed agile. Il sorso sgattaiola repentinamente, sui 5.5% ABV estremamente facili nella fruizione.
Nel gusto emerge maggiormente la componente maltata, con chiari rimandi al panificato e soprattutto biscotto (derivante da malto Pale). La sintonia che si crea con la luppolatura è assolutamente da applausi, con la riproposizione di sensazioni tropicali e agrumate coadiuvate da un finale dank (sensazione resinosa) ben assestato ed inserito alla perfezione.
Il retrogusto offre una linea amaricante fisiologica che non si dilunga troppo, utile ad apportare la secchezza necessaria senza esagerare.

Recensione Review Ritual Lab Dry & Bitter Head Space

IMPRESSIONI GENERALI.

La Head Space fa parte di quelle Pale Ale dal taglio new generation che comunque non va a precludere la possibilità di poterla inquadrare in tale categoria. L’elastico dettato da queste creazioni più incentrate sulla luppolatura ha assottigliato il gap con le American IPA, a causa di profumi intensi che vengono riproposti anche nel boccato. Il mix di luppoli è assai generoso, un timbro di fabbrica ormai ben rodato da Ritual Lab, famoso per non esimersi in tale pratica sulle proprie creazioni che prevedono esplosioni fruttate a non finire.
Il bilanciamento esemplare e la bevibilità disarmante fanno di questa creazione una realizzazione che rimane impressa nella mente per gli infiniti aspetti che la caratterizzano: freschezza, scorrevolezza e pulizia lasciano letteralmente senza parole per la propria cristallinità tradotta sul lato pratico.
Praticamente impossibile trovare qualche appunto a riguardo: qui l’ago nel pagliaio nessuno ce l’ha proprio messo.

Recensione Review Ritual Lab Dry & Bitter Head Space

NOME BIRRA: HEAD SPACE
COLLABORAZIONE: Ritual Lab + Dry & Bitter
STILE: Modern Pale Ale
ABV: 5.5%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.

CODICE LOTTO: L82
SCADENZA: 10/2022
BEVUTA IL: 19/07/2022

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