Molto interessante è l’origine del nome di questa birra: Tupamaros è l’appellativo con il quale venivano chiamati i militanti di un’organizzazione sovversiva uruguayana. Una pagina di storia che trova collocazione nei primi anni ’60, e che ha segnato profondamente le sorti di questa terra situata in Sud America. Un nome non scelto a caso, se rapportato con il prodotto in questione, dal quale ci si aspetta un anima ribelle e ricca di personalità.
ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La Tupamaros manifesta sin da subito una schiuma bianca dal tratto soffice, bolla fine e media persistenza. Dorato è l’abito del quale è vestita, dall’aspetto abbastanza limpido.
I profumi avvertibili hanno intensità media, non esplosivi come ci si potrebbe aspettare da altre creazioni della casa. La distinzione di essi è comunque distinguibile su una preponderanza agrumata: pompelmo, arancia, mandarino e limone. Un tocco esotico lega tutti questi sentori, chiudendoli in un comparto olfattivo estasiante ed ammaliante.
La bollicina è medio/bassa (intuibile già dalla conformazione della schiuma che si forma appena dopo il versaggio).
Il corpo risulta scorrevole e non mette mai in mostra accenni di un ABV elevato, anzi. Nel sorso, i rimandi agrumati sono replicati e trovano conferma in un equilibrio ponderato tra note dolci del malto e la luppolatura esosa, sia in aroma che in amaro.
Il retrogusto è lungo e persistente sulle proprietà amaricanti, in grado di mantenere una linea vellutata e di completa avvolgenza palatale.
La Tupamaros risulta essere una Double IPA da 8% ABV dall’enorme spinta luppolata sul piano degustativo.
Seppur sia caratterizzata da una personalità focosa e decisa, essa manifesta eleganza ed ordine nel suo temperamento.
Proprio come un combattente, che lotta per quello in cui crede e prodiga se stesso per la propria causa.
NOME BIRRA: TUPAMAROS
BIRRIFICIO: Ritual Lab
STILE: Double IPA
ABV: 8%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.
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