RECENSIONE: SHIRE – SELASSIÉ

Torniamo su quel filone che ha sancito l’esordio di Shire Brewing, ovvero la reinterpretazione della cultura brassicola anglosassone, per presentare un’altra interessante etichetta che va a rimpolpare il catalogo della (ancora attuale) beer firm romana. Questa volta il tema affrontato è quello delle English Porter, stile storico molto ben radicato nella tradizione britannica.
Il twist sul tema è rappresentato dall’aggiunta di caffè, un blend che comprende due varietà fornite da Fazenda Caffè, micro torrefattore di Fiuggi, poco distante da Porciano, ovvero la sede in cui i ragazzi hanno mosso i primi passi nell’homebrewing.
La lavorazione è particolarmente interessante e ben studiata, con l’ausilio di una ricerca specifica che ha portato Mirko Giorgi e compagni ad interfacciarsi direttamente con un birrificio americano, Sapwood Cellars, per avere risposte esaustive da mettere in pratica. Le conversazioni avute con Scott Janis e Michael Tonsemeier sono culminate con il piano d’attacco per imbastire ricetta e tecnica di attuazione. Infatti, la Selassié è stata realizzata con una tecnica inconsueta rispetto la maggior parte delle colleghe che prevedono il caffè come elemento aggiuntivo.
I chicchi utilizzati sono stati tostati alla mattina da Fazenda Caffè, per poi essere consegnati immediatamente a Shire Brewing che ne ha impiegato l’utilizzo dopo alcune ore, effettuando un “dry beaning” consistente durato 48 ore nella fase di maturazione a freddo. Tale accorgimento è finalizzato al conferimento di un degasaggio naturale trasmesso dai chicchi interi di caffè freschi, che andranno ad aggiungere naturale carbonatazione rilasciata direttamente all’interno della birra, oltre ad un preservamento delle proprietà organolettiche del caffè che in questo caso è stato utilizzato fresco di tostatura.
Le due varietà coinvolte sono provenienti dall’Etiopia e dal Brasile, quest’ultima in particolare si tratta del Santos, famosa per emanare sentori classici ma particolarmente intensi riconducibili al cioccolato, nocciola e vaniglia.

La prima cotta della Selassié è stata realizzata a Luglio 2022; quella analizzata in questa recensione è la seconda cotta eseguita, che ha subito un aggiustamento in termini di percentuali tra le quantità di chicco intero e caffè macinato. Infatti, nella prima cotta si è ricorsi ad un rapporto 70% chicco intero – 30% macinato, mentre in questa versione aggiornata le percentuali sono leggermente cambiate: 60% chicco intero e 40% macinato.

Il nome della birra è un tributo all’ex imperatore etiope Haile Selassié, mentre l’etichetta rappresenta una caravella, mezzo di trasporto mercantile che simboleggia i lunghi viaggi nella quale venivano trasportate materie prime in continenti diversi.
Questa etichetta è stata rivelata al pubblico per la prima volta in occasione del Tivoli Beer Lake Festival, organizzato a fine Luglio 2022 in una location alquanto suggestiva.

Recensione Review Shire Selassié

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Selassié presenta una schiuma compatta e fissa che, grazie alla propria colorazione beige, evidenzia la propria morbidezza supportata da una grana finissima. La persistenza è lodevole e la lenta dipartita è delineata da un cedimento molto graduale.
Il corpo della birra si dipinge di una tintura ibrida che ingloba sia tonalità più scure tendenti al nero, sia tratti meno intensi  che equivalgono al marrone molto scuro. L’aspetto è molto ammaliante: le trasparenze presenti permettono di intravedere un’anima color rubino, esaltata dalla rifrazione della luce che si insinua per creare questo effetto visivo molto intrigante.

La carica aromatica è alta, grazie all’apporto del caffè che risulta essere molto impattante. L’accezione che tale materia prima emana è molto elegante e compassata, in grado di esprimere maggiormente il carattere del Santos con note di cioccolato, nocciola e lieve vaniglia. Alcuni spunti floreali dell’Etiopia donano ulteriore regalità ad un olfatto che suggerisce poi anche morigerate astringenze derivanti dai malti (da verificare nella fase successiva durante l’assaggio). Sensazioni tostate e terrose trovano terreno fertile nel cioccolato al latte, base per cui l’intero profilo olfattivo trova definizione sul lungo periodo.

La frizzantezza è sottile e ben tarata per creare la più possibile attinenza in relazione allo stile trattato. Il corpo è tattilmente morbido (merito della percentuale d’avena utilizzata) e stabilisce un ottimo compromesso tra presenza e fluidità.
Il gusto è caratterizzato da un avvio improntato sul dispiegamento maltato che sapientemente rivela astringenze accurate e controllate ottenute dai torrefatti. Esse risultano essere strettamente funzionali nel creare quel ponte razionale per collegare i medesimi riferimenti insiti nel caffè. L’eccellente progressione culmina nella liberazione degli aromi tipici del Santos, tra cioccolato, nocciola e leggera cremosità vanigliata. Il finale decreta una sterzata ben calibrata per dare spazio ad una conclusione che lascia libera espressione alla componente amaricante, adeguante nella sua portata.
Il retrogusto è avvolto da una secchezza che di riflesso richiama il caffè, inglobato nella terrosità erbacea del Challenger.

Recensione Review Shire Selassié

La Selassié è annoverabile come una delle migliori interpretazioni inseribile in quella categoria di birre con aggiunta di caffè. La base dela ricetta si presta alla perfezione per l’accoglienza di un blend pratico ed estremamente efficace, capace di fornire una prova generale di assoluto rispetto.
Importante è anche l’epilogo del sorso, nel quale la luppolatura gioca un ruolo fondamentale per portare a compimento l’eccezionale lavoro che attesta Shire Brewing tra i produttori più brillanti nell’arte di reinterpretare il mondo anglosassone.

Recensione Review Shire Selassié

NOME BIRRA: SELASSIÉ
BIRRIFICIO: Shire Brewing
STILE
: English Coffee Porter
ABV: 5.4%
FORMATO: LATTINA, 44 cl.

CODICE LOTTO: L250
SCADENZA: 10/2023
BEVUTA IL: 13/03/2023

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