RECENSIONE: STONE BREWING – ENTER NIGHT

Non siate timidi nell’ammettere di avere un sogno nel cassetto, del quale siete convinti che rimarrà solo una fantasticheria irrealizzabile nella vostra mente. Beh, sappiate che tutte le grandi cose hanno avuto proprio un inizio analogo: se la forza con cui si crede fermamente in qualcosa supera l’illusione e la convinzione di non poterla realizzare, quel 0.1% vale la pena di essere giocato.

Due storie americane sono proprio iniziate così dal nulla, e nel 2019 si sono intrecciate per dare vita ad un progetto molto ambizioso. Stiamo parlando di Stone Brewing e i Metallica.
Due colossi che man mano si sono fatti largo nel proprio ambito di riferimento: i primi attualmente si possono classificare una vera e propria potenzia birraria statunitense, con molti investimenti fatti in parallelo per garantire una distribuzione autonoma e una capillarità con pochi eguali. I secondi, beh… difficile non conoscerli.
Greg Koch alla fine ha realizzato un sogno, che se glielo avessero raccontato, avrebbe sorriso e scosso la testa. Ma alla fine tutto ciò si è realizzato: ha incontrato i suoi idoli musicali ed è riuscito a coinvolgerli per creare una sinergia forte e martellante.
Stone Brewing realizza così Enter Night, una Pilsner da 5.7% ABV, che diventerà la birra ufficiale dei Metallica.

Recensione Review Stone Brewing Enter Night

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Enter Night si presenta con una schiuma bianca dal tratto grossolano, che cerca di aggrapparsi disperatamente alle pareti del bicchiere. Nonostante ciò, la consistenza risulta compatta e nebulosa, alimentando una persistenza accettabile.
Il corpo della birra è dorato, sporcato da una leggera velatura che non compromette quel sintomo di leggerezza visiva prevista per una Pilsner. Visibile è anche il perlage, con bollicine che risalgono a media velocità verso la testa di schiuma rimasta a protezione del liquido.

L’intensità degli aromi è media: tratti morbidi senza apparire né aggressivi né pungenti, di derivazione fruttata che ricorda melone e sprazzi di ananas. Presente anche la componente citrica, specialmente inquadrata sul mandarino. La base maltata mette in evidenza panificato (per lo più crosta di pane), legata all’essenza luppolata che dona un taglio erbaceo in ultima battuta. Come si può evincere da alcune note fruttate, questa Pilsner presenta un profilo più americano rispetto a quelle tedesche dove tali sfumature non sono presenti (se non in minimissima parte nella forma citrica, ovviamente non invasiva).
La frizzantezza è vivace, per una bollicina ben presente. Il corpo è rotondo, caratterizzato da un boccato pieno in totale accordo con l’ABV dichiarato.
Nel gusto, l’entrata del sorso chiama la dolcezza dei malti, sul quale vengono dispiegate note fruttate ed agrumate (sulla falsa riga di ciò avvertito al naso). Esse appaiono più smorzate, cosa che non si può dire per quanto riguarda la fase in amaro, delineata da un erbaceo tagliente e deciso.
Il retrogusto viene stabilizzato su una secchezza importante, con ampia persistenza dell’amaro dopo la deglutizione.

Recensione Review Stone Brewing Enter Night

Le collaborazioni tra band musicali e birrifici ormai sono un trend assodato negli ultimi anni, un qualcosa che può ottenere una facile risonanza mediatica su larga scala soprattutto quando i nomi coinvolti sono importanti.
Qui siamo dinanzi al massimo esempio di come possa essere imbastita tale operazione commerciale. Un progetto tuttavia interessante, che sul piano qualitativo si pone sopra la media di tanti altri, sfruttando anche l’inerzia che quasi la totalità di chi frequenta ambienti musicali come riferimento di bevanda ha proprio la birra.

In questo caso specifico, la Enter Night si pone come una sicura miglioria in caso di opzione per un evento di quest’ambito. Indubbia l’efficacia che tale prodotto può riscontrare soprattutto se proposto in occasione itinerante, in concomitanza con le date della band (CLICCA QUI per vedere la presentazione ufficiale come si è svolta).
Dall’altro canto, è molto difficile che un prodotto possa arrivare in Europa senza sentire il peso del viaggio sul groppone, soprattutto per uno stile come quello Pilsner che può risentirne oltremodo.
Per spiegarla con un’analogia, la Enter Night analizzata in quest’occasione risulta simile alla band stessa con anni di carriera sulle spalle. Ovviamente la forma può venire meno con l’avanzare dell’età, soprattutto dopo un tour estenuante costituito da molte date in giro per il modo, ma la classe in tutto ciò non viene scalfita, mostrando ancora mordente e voglia di fare.

Recensione Review Stone Brewing Enter Night

NOME BIRRA: ENTER NIGHT
BIRRIFICIO: Stone Brewing
STILE: Pilsner
ABV: 5.7%
FORMATO: LATTINA, 47.3 cl.

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