RECENSIONE: TEMPEST BREWING CO. – MEXICAKE BOURBON BARREL-AGED

Molti birrifici fiutano delle possibili opportunità di espansione del proprio nome quando una propria etichetta si distingue con distacco dal resto del catalogo proposto.
Vi ho già raccontato la storia di Tempest Brewing Co. in occasione della recensione del loro prodotto di punta, ovvero la Mexicake (per leggere la recensione, CLICCA QUI). Da tale creazione ne è sorta una collaterale, che rivela il comparto più sofisticato che si possa affrontare quando si cerca di elevare un qualcosa al livello successivo. Sto parlando dell’affinamento in botte: infatti, il birrificio scozzese ha voluto cimentarsi nel barrel aging, introducendo la propria Mexicake in barili di Heaven Hill per 12 mesi, passaggio utile per donarle ulteriore complessità e laboriosità.
Tale riposo ha trasmesso un incremento alcolico al prodotto finito, che dagli 11% ABV della Mexicake regolare si sono trasformati in 12.4% ABV per la Mexicake Bourbon Barrel-Aged.
La ricetta di base è rimasta intatta negli elementi in aggiunta: baccelli di vaniglia, cacao, cannella e le due varianti di peperoncino appartenenti alla famiglia Poblano (Ancho e Mulato) sono i protagonisti che operano nelle fondamenta di questa creazione.

Recensione Review Tempest Brewing Co. Mexicake Bourbon Barrel-Aged

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Mexicane Bourbon Barrel-Aged costituisce una schiuma pannosa caratterizzata da una buona intrecciatura, in grado di manifestare una colorazione classificabile sul crema/cappuccino. La tenuta parecchio duratura è garantita da una grana fine che si mantiene con larga costanza, permettendo una solidità strutturale parecchio accentuata.
Il corpo della birra risponde ai classici canoni delle Imperial Stout, per un livello cromatico che soddisfa le già sicure aspettative e che trova estensione in un aspetto pieno ed omogeneo.

L’intensità degli aromi è inizialmente media, un motore diesel che sviluppa progressivamente la sua potenza man mano che la permanenza nel bicchiere trova la stabilizzazione richiesta. Per prendere confidenza all’olfatto occorre attendere qualche secondo, prima di poterne associare con più lucidità ciò che i profumi si impegnano a rivelare. Se nelle battute iniziali si fatica a mettere a fuoco il profilo che ci si ritrova dinanzi al naso, da un certo momento in poi si può definire il tutto come una discesa travolgente. Cioccolato fondente, cacao, caffè fanno da anticamera a vaniglia e cioccolato al latte, più morbido rispetto all’accezione iniziale, complice la commistione con un elemento sicuramente più dolce. Man mano che si innesca l’evoluzione dei sentori, compaiono tratti fugaci ad intermezzare che richiamano la cannella e deviazioni terrose, per poi tornare sulla vaniglia in pianta stabile. L’apporto della botte di Bourbon al naso è sottile, con vaghi ricordi del distillato che ha soggiornato al suo interno. La sensazione è quella di un’interazione ideale con la vaniglia, utile ad ampliare lo spettro in tal senso.

La bollicina è minima, ideale per creare quell’effetto stuzzicante al palato e funzionale nel favorire un corpo pieno che mostra una fisionomia morbida e dalla discreta avvolgenza. L’ABV è abbastanza camuffato, anche grazie allo spunto piccante che va a distogliere l’attenzione dalla componente etilica.
Nel gusto, l’avvio è assai cremoso, complice la consistenza del sorso che esalta cioccolato e vaniglia per un approccio sensoriale dall’entità decisamente conciliante. La vetta dell’assaggio mostra una delicata presenza speziata associabile alla cannella, con inerzia dedicata nell’accompagnare verso un epilogo piccante regolato dal peperoncino e dal rilascio ottenuto dalla fase di affinamento nel legno.
Il retrogusto dona note calde, efficienti nel propagare quella sensazione riscaldante che appaga il post deglutizione. Il tutto è immerso in un mix ben calibrato che unisce piccante/speziato e la rotondità di un distillato privo di spigoli. L’alcolicità mantiene buon garbo anche nella conclusione dell’esperienza, distante da qualsiasi possibile/probabile schermaglia che non trova fondamento. Dopo aver preso confidenza con la birra in questione, grazie a sorseggi lenti e ben distribuiti, si può avvertire una certa derivazione tannica che alla lunga asciuga la bocca, situazione che richiama ancor di più la conseguenza della lavorazione aggiuntiva durata 12 mesi.

Recensione Review Tempest Brewing Co. Mexicake Bourbon Barrel-Aged

La Mexicake Bourbon Barrel-Aged è sostanzialmente una Imperial Stout ben messa in pratica, che ha saputo ampliare i propri orizzonti grazie al contatto determinante impartito dalla quercia americana, fase condotta nel migliore dei modi. Tale tecnica ha funzionato positivamente, aggiungendo e non offuscando i diversi elementi in aggiunta nella ricetta di partenza.
La bevuta mantiene una stabilità gradevole, che si mantiene dal primo all’ultimo sorso creando quella spinta che avvalora ogni aspetto coinvolto, prorogata nel conferire ulteriore complessità che determina un prodotto finale assolutamente azzeccato e ben lavorato.

Recensione Review Tempest Brewing Co. Mexicake Bourbon Barrel-Aged

NOME BIRRA: MEXICAKE BOURBON BARREL-AGED
BIRRIFICIO: Tempest Brewing Co.
STILE: Imperial Stout (Barrel Aged)
ABV: 12.4%
FORMATO: LATTINA, 33 cl.

BEVUTA IL: 26/10/2022

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