RECENSIONE: THE WALL - BLACK-X (IMPERIAL STOUT)

I tempi difficili che hanno contrassegnato buona parte del 2020 (e che, seppur con le dovute proporzioni, stanno condizionando anche questo 2021) ha portato allo stravolgimento di determinate dinamiche produttive.
C’è chi ha dovuto decelerare per comprendere meglio l’andamento legato alla filiera complessiva, col verificarsi di quell’”effetto imbuto” dovuto alla chiusura forzata e ampiamente limitata dei locali. In questo caso, lo stop da parte di tante aziende coinvolte è stato d’obbligo, ma il rovescio della medaglia ha portato alla realizzazione di progetti messi in stand-by, senza avere la certezza di quando poter attuarli.

Ed è così che The Wall, in un periodo di stallo, decide di dare vita al progetto Black-X: produzioni il cui legame è essenzialmente il colore nero. Questa serie ha visto più ambiti venire toccati, con interpretazioni one-shot che hanno fatto comunque circolare il nome del birrificio ulteriormente.
Il quarto capitolo di questa serie celebra le Imperial Stout: una birra prettamente invernale (rilasciata a novembre), dagli 11% ABV. Essa non prevede aggiunte a livello di ingredienti, per una realizzazione che lascia esprimere le componenti essenziali richieste dal disciplinare.

Recensione Review The Wall Black-X Imperial Stout

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Black-X (Imperial Stout) si presenta con una schiuma di color crema cappuccino, caratterizzata da una trama molto fine che staziona con una lunga persistenza all’interno del bicchiere. Molto cremosa e fissa è la propria composizione, quasi a voler assomigliare ad un topping che galleggia sopra al corpo della birra sottostante, di colore marrone molto scuro.
L’aspetto è pieno e deciso, anche grazie a quelle sfumature borderline che giocano su un avvicinamento al mogano/nero, ma che non oltrepassano tale linea di confine.

L’intensità aromatica è media: giungono immediatamente al naso sentori di cioccolato al latte supportato da polvere di cacao e leggero caffè. L’olfatto poi si stabilizza su note di orzo e pane tostato, con finale amabile sul caramello e una sottile reminiscenza di liquirizia.
La frizzantezza è minima, per un sorso che scorre prettamente liscio. Il corpo mostra accenni vellutati per la presenza di avena. Buona è la fluidità, che alleggerisce la percezione di un ABV elevato.
Nel gusto, l’introduzione risulta analoga a quanto rilevato al naso sulla componente avvertibile di cioccolato al latte, per poi venire raggiunta da esteri identificabili in frutta scura come prugna e uvetta. L’epilogo dell’assaggio propone il più classico dei controbilanciamenti, con rimandi al caffè e al cacao, contornati da una discreta nota luppolata.
Il retrogusto che ne consegue risulta lungo, con un amaro persistente e qualche accenno liquoroso.

Questo capitolo della Black-X gioca sulla classica Imperial Stout dall’alto grado alcolico. Il naso appare mite, ma con buona varietà di aromi generali captabili. Il sorso rivela un andamento un po’ forzato, con picchi altalenanti dovuti ad un’impressione più netta dell’effettivo ABV che sposta sul marsalato un sorso dallo spiccato esito amaro.
Il risultato finale mette a disposizione una birra altamente corposa, che avrebbe giovato di maggior pulizia ed amalgama per una bevuta meno impegnativa e più gradevole in alcuni spunti.