Oltre alla APA (per leggere la recensione, CLICCA QUI), Volfas Engelman, birrificio lituano con sede a Kaunas (Lituania), produce anche la IPA, versione ovviamente più luppolata e spinta.
Come riporta la lattina da 56.8 cl (misura da pinta inglese), questa IPA presenta 6% ABV e prevede l’uso di quattro luppoli diversi: Equinox, Chinook, Cascade e Magnum.
ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La IPA di Volfas Engelman forma una schiuma soffice e morbida di colore bianco, che denota una persistenza abbastanza anomala. Di per sé, ciò non risulta un problema, ma è atipico trovarsi di fronte ad una schiuma che perdura per tutta l’intera bevuta, senza manifestare segni di cedimenti. Questo fenomeno fa riferimento ad un passaggio nella produzione ben preciso: le proteine rimangono nel mosto invece di decadere durante la fase di beta amilasi e nella bollitura. Di conseguenza, esse tendono poi a legarsi agli oli essenziali del luppolo, creando una persistenza abnorme, rispetto a una maggior calibratura che la farebbe apparire più naturale.
Il colore del corpo della birra è ambrato, dall’aspetto leggermente velato.
Il perlage inizialmente è molto vivace, simile ad un turbinio veemente di bollicine che poi tendono a stemperarsi.
L’intensità degli aromi è media, ed immediatamente si può percepire quel tratto “verde” che risulta molto presente. Ciò ricorda immediatamente il luppolo in pellet, risultando nell’effetto “sacchettino” dall’aroma intenso e grezzo. I sentori fruttati derivanti appaiono simili alla marmellata, conseguenza derivante da un’ossidazione molto accentuata. Infine, leggeri e vaghi rimandi maltati a base di caramello e biscotto chiudono il quadro.
La bollicina è media per un corpo che dimostra una leggera densità e forma piena, confermando i 6% ABV in toto.
Nel gusto, l’attacco iniziale è parecchio dolciastro, ai limiti dello stucchevole. Si può anche scorgere una punta etilica emergere in apnea. I malti entrano in gioco per lasciare subito spazio ad una nota amara lunga e persistente. Il fruttato non risulta percettibile, o comunque in maniera molto inferiore di quello che ci si dovrebbe aspettare.
Il retrogusto si trascina dietro quell’alone di dolcezza che cozza con l’amaro tagliente, per una persistenza deleteria in chiusura.
La IPA di Volfas Engelman è il classico esempio in riferimento allo stile riguardo a cosa ci si può imbattere quando si percorre la corsia di uno scaffale da supermercato. Molti i difetti presenti, accentuati da una lavorazione industriale che non trasmette freschezza, né tanto meno adattabilità al contesto di riferimento.
Se siete alla ricerca di un esercizio sui difetti riscontrabili all’interno di una birra, questa IPA può fare sicuramente al caso vostro.
NOME BIRRA: IPA
BIRRIFICIO: Volfas Engelman
STILE: India Pale Ale
ABV: 6%
FORMATO: LATTINA, 56.8 cl.
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