RECENSIONE: WEIHENSTEPHANER – KORBINIAN

Korbinian è una birra importante, sotto tutti i punti di vista. Possiamo introdurla così, la Doppelbock da 7.4% ABV di Weihenstephaner. Importante perché il nome che le ha stato affibbiato riguarda una personalità di spicco della storia bavarese: Corbiniano visse nel 700 e intraprese la vita monastica con molta dedizione e determinazione. La sua devozione fu ciò che contraddistinse la sua persona, tanto da venire insignito del titolo di vescovo da Gregorio II (Papa dell’epoca) con il compito di evangelizzare le radure bavaresi. Fu così che Corbiniano fondò a Frisinga la chiesa di Santo Stefano nel 725 d.c. e questo evento fu fondamentale per gli albori birrari in terra tedesca. Infatti, in tale monastero, venne avviata la produzione di birra, che si ritiene risalire al 768 d.c., anche se l’ufficialità di tale attività avvenne solo nel 1040 dalle autorità cittadine.

Nacque così il birrificio più antico del mondo, ovvero Weihenstephaner: una tradizione ultra secolare arrivata sino ai giorni nostri (seppur con un andamento turbolento nel mentre), con un tributo doveroso al capostipite che ha permesso di donare ai posteri birre che trasudano storia e solennità.

Recensione Review Weihenstephaner Korbinian

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Korbinian crea una schiuma di colore beige che presenta una conformazione fine in quanto a bollicina. La consistenza appare sin da subito molto tenace e fissa, con un grado di persistenza accentuato che quasi fatica a scomparire.
Il corpo della birra è tinto di un bruno intenso, dall’aspetto cupo che rivela al suo interno cromature rubino dall’impatto deciso e importante.

L’intensità degli aromi è alta: il caramello è l’apripista della schiera dei sentori che danno il benvenuto a note di frutta scura come prugna e uva sultanina, ed escursioni successive sul fruttato boschivo in veste glassata (ciliegia e amarena). Un pizzico di cioccolato prende posizione nella coda che si va a delineare, per un profilo che mantiene un identikit votato primariamente sulla dolcezza.

La frizzantezza appare frivola, alquanto essenziale per offrire quella bolla accennata favorevole per un sorso semplificato.
Il corpo è caratterizzato da un boccato che suggerisce falsa pienezza: la spiccata scorrevolezza cela un ABV che sul lato pratico è ben sotto la soglia di percezione.
Nel gusto, si ritrovano gran parte delle premesse olfattive come caramello e sensazioni riconducibili ad un fruttato consono a questa tipologia di birre. Si aggiunge nel finale una sfumatura che suggerisce una sottile nota di cacao che lega ottimamente la fase conclusiva dell’assaggio.
Il retrogusto è delineato da un finale abbastanza piacione, con un residuo zuccherino presente avvolto da toni di frutta secca.

Recensione Review Weihenstephaner Korbinian

La Korbinian si può considerare spiazzante per molti aspetti. Una Doppelbock dall’imbarazzante facilità di bevuta, quella che permette ad un mezzo litro di richiamarne altri senza alcun timore. Il buon equilibrio riscontrabile nella fruizione semplifica ancor di più la capacità assimilativa di tale prodotto, facendo letteralmente dimenticare i 7.4% ABV che sembrano un miraggio.
Ovviamente, tra gli amanti dello stile si possono riscontrare correnti di pensiero divergenti: chi ama le Doppelbock piene e corpose rimarrà probabilmente deluso, ma questa birra è decisamente un’opzione validissima per trascorrere una serata autunnale senza particolari pensieri.

Recensione Review Weihenstephaner Korbinian

NOME BIRRA: KORBINIAN
BIRRIFICIO: Weihenstephaner
STILE: Doppelbock
ABV: 7.4%
FORMATO: BOTTIGLIA, 50 cl.

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