RECENSIONE: LABI – FLOWER SOUR

Labi, birrificio con sede a Rosà, provincia di Vicenza, si cimenta nelle sperimentazioni con la prima creazione destinata alla linea interna denominata Tell Me Wild.
Per questa inaugurazione, la scelta è ricaduta sullo stile Sour Ale, che prevede un piccolo passaggio in un foeder di rovere da 2600 litri, rilevato dall’ormai ex birrificio Sancolodi. Precedentemente questa botte ha sostenuto la maturazione di Lambic vero e proprio: per dare una marcia in più, Labi ha effettuato l’inoculo di un lievito contenente più ceppi di brettanomyces correlati al Lambic, per stimolare una fermentazione il più attinente possibile con l’idea di base.
Flower Sour è caratterizzata dall’aggiunta di sciroppo di sambuco per enfatizzare il carattere floreale, su una base acida da 5.5% ABV.

Recensione Review Labi Flower Sour

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Flower Sour si presenta con una schiuma bianca dalla grana fine, che dimostra buona compattezza ed omogeneità, caratteristiche che fortificano la sua buona persistenza.
Il corpo della birra è di color oro, intriso di una sottilissima velatura che non preclude un impatto visivo molto lucente.

L’intensità aromatica è alta: molte sono le analogie con il Lambic, dove la componente lattica è corredata da sentori citrici limonosi, sughero, cantina e rimandi al legno nel quale la birra ha riposato per qualche mese. Assente il sambuco, che non riesce a reggere l’aromaticità appena descritta, trovando notevoli difficoltà ad emergere nel mix generale.
La frizzantezza cammina di pari passo con l’acidità, per una buona integrazione tra le due componenti che si spalleggiano a vicenda. Il corpo è facile e pone soprattutto l’accento su una scorrevolezza che aggrazia il tocco decisamente dissetante.
Nel gusto si ripropongono le note citriche, che vengono sollecitate dalla vivace acidità presente. Si aggiungono all’ospitata ricordi di buccia di salame e leggere reminiscenze speziate (pepe, zenzero).
Il retrogusto regala un’immancabile secchezza, con note retrolfattive molto leggere che richiamano il sambuco, ma in modo quasi impercettibile.

Se da una parte la presenza floreale, che doveva essere rappresentata dal sambuco, tira pacco (come si dice dalle mie parti), l’attenzione ricade inevitabilmente sulla base acida che presenta notevole complessità.
La somiglianza con dei Lambic made in Pajottenland è sorprendente, a dimostrazione dell’ottimo lavoro effettuato dal Brettanomyces Lambicus. Compaiono tutti i sentori essenziali che rimandano ad un mondo tanto affascinante quanto magico, suscitando sensazioni di stupore e meraviglia per una resa così efficace.
Peccato, da una parte, per la dipartita praticamente totale del sambuco, ma l’imprevisto non rende la situazione di minor valore, anzi: l’esperienza è letteralmente trasformata in modo più cristallino sul lato prettamente acido.

NOME BIRRA: FLOWER SOUR
BIRRIFICIO: Labi
STILE: Sour Ale
ABV: 5.5%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.

CODICE LOTTO: L5006
SCADENZA: 31/12/2021
BEVUTA IL: 09/03/2021

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