RECENSIONE: LAUGAR – DOPES TO INFINITY

Una linea dedicata per racchiudere ricette determinate dal proprio estro creativo. È proprio questo l’intento di Laugar, che ha dato vita ad un contenitore nella quale inserire birre riconducibili alla nicchia Pastry delle Imperial Stout. Dopes To Infinity è il terzo atto di tale progetto.

All’interno del vasto reparto dedicato alle birre scure, Laugar Brewery ha costituito una serie chiamata “The Desert Series” in cui raggruppa tutte quelle produzioni che presentano elementi aggiuntivi. Le precise caratterizzazioni vogliono esaltare determinati sapori ed aromi che strizzano l’occhio soprattutto alla pasticceria: ecco perché questa branca viene definita Imperial Pastry Stout.
La terza realizzazione di questa serie si chiama Dopes To Infinity: una ricetta basata su 10% ABV in cui compaiono a supporto due ingredienti che non passano di certo inosservati, come sale e caramello (utilizzato come aroma).
Questa birra è stata realizzata con l’aiuto del team di Cervezoteca Malte, una birreria dedita alla promozione di birra artigianale che si trova nella parte più a nord-ovest della Spagna, precisamente nella città di La Coruña. L’etichetta è stata disegnata dall’artista Dead Flag (CLICCA QUI per visualizzare la sua pagina Instagram), che si occupa principalmente di illustrazioni utilizzabili per artwork nel mondo musicale.

Il titolo di questo elaborato è un diretto omaggio al terzo album della band americana Monster Magnet, uscito nel Marzo del 1995.

Recensione Review Laugar Dopes To Infinity

ANALISI VISIVA.

La Dopes To Infinity si presenta con una schiuma diffusamente soffice, la cui sommità spicca per morbidezza. Il colore con la quale si manifesta è definibile nel marrone di media intensità, con tratti nocciola abbastanza marcati. La grana assume una forma fine in linea generale, variabile durante la scomposizione che risulta facilitata dalla sconnessione nei tratti più esterni a contatto con il vetro del bicchiere. Il cedimento risulta omogeneo, per un diradamento che si sviluppa in tempi più che ragionevoli.
Il corpo della birra mostra il proprio livello cromatico contrassegnato dagli EBC più elevati, quel nero/ebano che emana senso di pienezza assieme ad un impatto visivo massiccio ed impenetrabile.

ANALISI OLFATTIVA.

L’intensità degli aromi è alta, con note iniziali di cioccolato al latte e fondente che anticipano l’entrata in scena del caramello. Quest’ultimo sentore riesce ad ammorbidire il profilo venutosi a creare, compiendo un’evoluzione in parte inaspettata a causa di subentranti richiami nitidi e puliti di vaniglia, cocco e marshmallow. Quest’escursione fuori programma si incastra alla perfezione per l’intreccio funzionale con i riferimenti maltati, utili nel promulgare sfumature di pane nero integrale, melassa e un ritorno sul caramello che si manifesta in maniera più assopita. Queste indicazioni ci consegnano un profilo intuibile negli intenti amabili che possiamo ritrovare nel gusto, dettato dai corretti rilasci che questa creazione sa presentare con diligenza ed efficacia.

ANALISI GUSTATIVA.

La frizzantezza è sottile, percepibile in entrata del sorso grazie alla propria finezza che va a confondersi con il tratto salino. Il corpo è costituito da una valida morbidezza che accentua la sensazione avvolgente e setosa della bevuta, in grado di coinvolgere a 360° il boccato nascondendo con parsimonia la carica effettiva dell’ABV.
Nel gusto, la partenza risulta essere caratterizzata dalla piacevole amabilità, fondata principalmente su cioccolato e caramello. Nei primi approcci si evince qualche sfumatura di frutta secca (nocciola su tutto) e tenui astringenze da caffè, che successivamente lungo il percorso si disperdono risultando più evanescenti. L’effetto dell’aroma di caramello si traduce nelle analoghe associazioni olfattive che ottengono un prolungamento ideale grazie alle leggere apparizioni di vaniglia e marshmallow. Il sale è ben tarato per non risultare troppo invasivo, maggiormente presente nelle prime battute per calare poi d’intensità con fare graduale.
Il retrogusto è caratterizzato da una scia di cioccolato fondente, a cui segue la componente salina che aiuta ad asciugare leggermente l’epilogo del sorso. Da menzionare l’ottima gestione dell’ABV, che non mostra nessun tipo di stoccata lungo tutti i 33 cl.

Recensione Review Laugar Dopes To Infinity

IMPRESSIONI GENERALI.

La Dopes To Infinity si rivela essere una creazione più estesa rispetto alle aspettative. Ciò è agevolato anche da un andamento della bevuta che evolve a più riprese con ritorni lungo il percorso che costituiscono una dinamicità funzionale nel far trascorrere l’esperienza in maniera coinvolgente senza risultare impegnativa.
Particolarmente consigliata agli amanti delle Stout dal carattere votato principalmente sul cioccolato, con inserti aggiuntivi che la rendono un’autentica fetta di torta liquida da gustare lentamente. Molto positiva è la costanza aromatica, che mantiene integro il profilo senza accennare cali di tensione per quanto riguarda l’equilibrio generale.
Intento riuscito, per una prova pratica che sa deliziare il palato sorso dopo sorso.

Recensione Review Laugar Dopes To Infinity

NOME BIRRA: DOPES TO INFINITY
BIRRIFICIO: Laugar Brewery
STILE: Imperial Pastry Stout
ABV: 10%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.

CODICE LOTTO: 211109
SCADENZA: 01/2027
BEVUTA: 23/05/2023

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