Piatti tradizionali al servizio del mondo birrario. Non stiamo parlando di food pairing, ambito che riesce a coniugare due mondi affini nel trovare la rispettiva massima espressione grazie all’accostamento ponderato di cibo e bevanda. Talvolta, il tutto è riunito sotto un’unica effige: questo è il caso della Banoffee Bänger di Põhjala, Imperial Stout da 12.5% ABV.
Questa realizzazione trae completa ispirazione da un dessert anglosassone, la cui origine viene spesso erroneamente attribuita agli Stati Uniti. Infatti, tale dolce è stato perfezionato da Nigel Mackanzie e Ian Dowding, rispettivamente proprietario e chef dell’Hungry Monk Restaurant di Jevington, locale situato nell’East Sussex. I due si sono ispirati ad una ricetta approssimativa di origine americana, perfezionandola sia nel metodo che nella scelta degli ingredienti. Alcuni tentativi hanno poi dato vita alla forma finale di questa portata, costituita da banana, panna, toffee e biscotti al burro (solitamente sbriciolati per costituire la base).
Si mormora inoltre che la Banoffee Pie fosse il dolce preferito di Margaret Thatcher, ex Primo Ministro britannica dal 1978 al 1990. Põhjala ha voluto giocare su questa idea trasformandola in una birra da collocare all’interno della serie Bänger, storicamente dedicata a prodotti le cui ricette prevedono l’immissione di ingredienti “sperimentali”: in questo caso troviamo la perfetta trasposizione di questo dessert.
Per dare enfasi ad un profilo assai particolare, sono state utilizzate sette tipologie di malto diverse: Pilsner 0, Monaco, Carafa Special T-2, Cara Pale, malto d’avena, malto Biscuit, oltre all’aggiunta di zucchero candito.
La luppolatura è molto basic, con la presenza di Magnum e Yellow Sub.
ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La Banoffee Bänger presenta una struttura lineare ed omogenea della schiuma, costituita da una grana finissima che esalta il profilo cromatico identificabile su una colorazione crema/ocra.
Il corpo della birra è costituito da un livello cromatico tendenzialmente molto scuro, che mostra in larga parte tinte nere supportate da sfumature marrone tetro già visibile al momento della mescita.
L’intensità dei sentori è alta, in cui la banana esprime la maggiore carica aromatica per identificare sin da subito il tratto distintivo che questa creazione porta in dote. A supporto troviamo caramello, toffee, biscotto, cioccolato e zucchero candito, elementi funzionali ad impartire con cura lo spartito dei profumi più congeniali per attinenza con il dessert preso come riferimento. Il profilo poi trova il proprio equilibrio ideale grazie alle colonne portanti determinate da banana e biscotto, che si intrattengono a lungo definendo in modo chiaro e diretto l’intento stabilito. Molto apprezzabile è anche la pulizia di base che non fa emergere nessuna parvenza etilica.
La frizzantezza è leggera, utile nell’intrattenere il sorso in modo fugace per disperdersi nella consistenza piena di un corpo che mostra una giusta densità, funzionale nel miglior trascinamento possibile per una bevuta leggiadra e particolarmente spensierata in relazione all’ABV dichiarato.
Nel gusto, la successione dettata da sensazioni di melassa, zucchero candito, banana e caramello fa prendere quella confidenza necessaria per interpretare l’amabilità di base che si protrae lungo tutta la durata del sorso. La direzione intrapresa permette un agevole scambio di consegne con aromi di cioccolato e biscotto, che risultano pratici funzionali nell’allungare l’essenza di banana per culminare in un finale che richiama toffee e caramello. L’alcolicità risulta molto mite e parecchio sottotraccia, dettaglio che facilita parecchio una fruizione semplificata ed accessibile.
Il retrogusto suggerisce qualche rimasuglio già riscontrato durante l’assaggio, con biscotto che richiama caramello e banana per creare il giusto ritmo in una bevuta concatenata nel migliore dei modi.
Nonostante lo spiccato carattere dolce dimostrato, questa birra non sembra soffrire della possibilità (pericolosa) di sconfinare in derive stucchevoli e difficilmente assimilabili sul lungo periodo. Anzi, il punto di forza è proprio la costanza perpetrata dagli aromi protagonisti che sanno definire l’esperienza fedele all’idea per cui questa realizzazione è stata tradotta in ambito birrario.
Banoffee Bänger risulta molto piacevole ed autentica in ciò che una fetta di questa torta inglese sa regalare grazie ai propri elementi che la vanno a caratterizzare.
NOME BIRRA: BANOFFEE BÄNGER
BIRRIFICIO: Põhjala
STILE: Imperial Stout
ABV: 12.5%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.
BOTTIGLIA N°: 478
IMBOTTIGLIATA: 29/12/2022
SCADENZA: 29/12/2025
BEVUTA IL: 08/08/2023
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