Se dopo aver cliccato questo link vi siete (legittimamente) chiesti: “ma questa birra di Põhjala da dove salta fuori?!”, prendetevi qualche minuto per approfondire tale mistero e lasciate che vi spieghi nel modo più dettagliato possibile. Effettivamente, questa etichetta non compare sul sito del produttore estone nella sezione Cellar Series, comparto ormai famosissimo dedicato agli affinamenti in legno. Tranquilli, non si tratta di una dimenticanza da parte di colui che gestisce il comparto web del birrificio, perchè dietro a tutto ciò esiste un motivo in particolare.
Nel 2021 i ragazzi di Tallinn hanno istituito un business plan a livello europeo che è stato agevolato dalla fitta rete commerciale instaurata nel corso degli anni con i vari partner addetti alla distribuzione dei propri prodotti. I legami forti e ben saldi che si sono creati lungo il percorso hanno agevolato la messa in pratica dell’idea, per poter intraprendere un nuovo metodo utile ad avvicinare ancor più Põhjala al consumatore finale tramite la possibilità di rendere ambasciatori alcuni locali nel resto d’Europa, previa richiesta di adesione da far pervenire al proprio responsabile nazionale.
Il progetto “Põhjala Brand Ambassador” ha ottenuto ampi consensi ed ha reso ancor più solidi i rapporti lavorativi su tutta la filiera, apportando il vantaggio di una forma di esclusività agli aderenti di questo programma. Infatti, i locali che hanno deciso di farne parte hanno subito potuto godere della prelazione sulle nuove uscite, ricevendo i prodotti in anteprima rispetto ai comuni pub e beer shops che, invece, sono autorizzati all’acquisto di tali releases con qualche settimana di ritardo. Inoltre, vige la garanzia di poter trovare sempre qualche referenza a rotazione presso le spine dei partecipanti.
Insomma, nel caso siate dei “die hard fan” di Põhjala, sappiate che questo progetto è valido anche in Italia: per conoscere quali e dove sono situati i locali che in vetrina possono esporre l’insegna luminosa “Põhjala Ambassador”, CLICCA QUI.
Põhjala ha voluto omaggiare l’Olanda con un’uscita speciale, merito della calorosa ed entusiasmante risposta guadagnata tramite questa iniziativa, con una pubblicazione denominata “Dutch Ambassador Blend”. La birra in questione è stata realizzata esclusivamente per il fornitore ufficiale olandese, che a sua volta si è fatto carico del processo distributivo di tale prodotto presso i propri locali fidelizzati. Quindi, ecco spiegato il motivo di una reperibilità praticamente nulla di questa etichetta, soprattutto fuori i confini di tale nazione.
Ma quali sono le caratteristiche di questa edizione speciale? Dutch Ambassador Blend è una Imperial Stout da 13% ABV che è stata oggetto di un triplo affinamento culminato poi nel blend finale. Le botti utilizzati per la maturazione hanno precedentemente ospitato distillati come Cognac, Oloroso Sherry e Scotch Whisky di Islay.
ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La Dutch Ambassador Blend abbozza una schiuma di colore nocciola, caratterizzata da una trama finissima a livello di bollicina che denota una consistenza debole per un’apparizione fugace e sfuggente.
Il corpo della birra mostra la classica tinta cromatica nera, in linea con lo stile di riferimento. L’aspetto pieno ed impenetrabile garantisce un impatto visivo conforme alla realizzazione in questione.
L’intensità degli aromi è medio/alta, dettata da un profilo che rivela i tratti peculiari di una Imperial Stout basata su sentori portanti di cioccolato fondente e polvere di cacao, con pennellate di caramello tostato e melassa. L’apporto barricato si traduce in delicati inserimenti che fanno emergere principalmente sentori di uva e frutta sciroppata (ciliegia, mora), ottenuti dai passaggi in Cognac e Oloroso Sherry. I tratti prettamente terrosi creano una connessione efficiente con il rilascio aromatico derivante dai barili di Scotch Whisky, con sfumature di salsedine e lievissimo fumo. Compare anche qualche divagazione etilica, comunque tenuta a bada da una silhouette olfattiva non scoppiettante ma comunque apprezzabile nell’assenza di eccessi.
La frizzantezza risulta essere soavemente minerale, dall’accezione morbida e solleticante per aggraziare un corpo agile nello scorrimento, che mostra una fluidità utile nel percorso della bevuta nonostante la presenza alcolica viaggi verso un’effettività appena inferiore del dichiarato.
In bocca, l’incipit dell’assaggio denota una discreta amabilità conferita sia dai tratti basilari della ricetta (melassa, cioccolato, zucchero candito), sia dal contributo precoce delle botti di Cognac e Sherry che aiutano ad amplificare tale sensazione. Il sorso viene condotto attraverso un’evoluzione che sa introdurre al meglio le sembianze floreali/salmastre/fumé di provenienza scozzese. Il finale elabora tratti più consueti, con il ritorno del cioccolato e tangibili sfumature legnose che accompagnano la bevuta verso il proprio epilogo.
Il retrogusto è connotato da una nota particolarmente calda che propone un tepore alcolico deciso ma tuttavia gradevole, avvolto in sprazzi di polvere di cacao con conseguente partecipazione amaricante.
La Dutch Ambassador Blend, rispetto ad altre produzioni della sezione Cellar Series, fa trasparire una maturazione in botte più “dolce” e meno profonda, definita quasi sicuramente da tempistiche di contatto minori sia per utilità che per necessità.
Questa etichetta adempie perfettamente il compito prefissato, un pensiero altamente gradito dai fan olandesi che hanno potuto festeggiare il proprio attaccamento a Põhjala con una birra a loro dedicata.
NOME BIRRA: DUTCH AMBASSADOR BLEND
BIRRIFICIO: Põhjala
STILE: Imperial Stout (Barrel Aged)
ABV: 13%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.
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