RECENSIONE: PÕHJALA – PORCINI

Il mondo della birra al giorno d’oggi offre una così vasta scelta di prodotti che risulta impossibile non accontentare chiunque. Ma alcune produzioni vogliono appositamente eccedere, quasi da porsi in modo volutamente provocatorio.
Põhjala, birrificio estone conosciuto ormai in tutto il mondo, propone delle birre abbastanza stravaganti, collocate in una linea denominata “Forest Series”.

Vi pongo una semplice domanda: qual è la birra più strana per ricetta e/o ingredienti che vi sia mai capitata di assaggiare? Personalmente, credo che a questa risposta trovi corrispondenza proprio questa realizzazione: la Porcini è una Baltic Porter salata da 9% ABV che contiene malti a base d’orzo, avena e segale (se ne contano ben 12 varianti in totale, alcuni affumicati). L’ingrediente principale e molto caratteristico, che è denomina questo prodotto, è proprio il fungo Porcino: avete proprio capito bene.
Non so quantificare un numero di birre a base di funghi che siano reperibili in tutto il mondo, ma sicuramente la curiosità che ruota attorno a questa creazione è veramente tanta.

Recensione Review Pohjala Porcini

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Porcini forma una schiuma color nocciola a trama fine, formata da consistenza cremosa ed omogenea che diminuisce progressivamente abbandonando la scena abbastanza in fretta.
Il corpo della birra è di color marrone scuro, nel quale non sono avvertibili riflessi al suo interno.

L’intensità olfattiva è abbastanza alta: si viene letteralmente travolti da un’ondata di cioccolato imperante, inm cui riescono a fare breccia note di frutta di bosco (specialmente more e mirtilli). Dopo l’iniziale assestamento, i sentori si stabilizzano sulla componente prettamente amabile, con miele che va a donare una discreta dolcezza generale senza offrire divagazioni troppo complesse. Al naso, i funghi e le derivazioni affumicate, ottenute da sfumature interne di alcuni malti utilizzati, non risultano identificabili, nonostante la birra sia perfettamente in temperatura ideale per non lasciare niente di intentato.

La frizzantezza è molto fine e risulta assolutamente complementare con la parte salata che appare molto nitida. Il corpo è caratterizzato da una buona densità, che va di pari passo ad un sorso estremamente agile nonostante i 9% ABV.
Nel gusto, la nota salata fa da apri pista verso aromi di cioccolato e frutta scura, come prugna e leggero dattero. Man mano inizia ad uscire anche un sentore di legno madido, che porta con sé un’immagine chiara e distinta: il tutto è identificabile alla corteccia di un albero che risulta a contatto con il terriccio umido del bosco. È proprio questa la sensazione che si avvicina maggiormente al rimando dei funghi, che non risultano identificabili con precisione, ma offrono solo una visione d’insieme del paesaggio naturale nel quale si possono trovare.
Il retrogusto lascia una nota ampia di cioccolato fondente che rimane con molta persistenza ed estrema morbidezza.

Recensione Review Pohjala Porcini

La Porcini è indubbiamente una delle birre più bizzarre che si possono assaggiare nella vita. Talmente stravagante che occorre puntualizzare alcune questioni al riguardo.
Questa birra è stata imbottigliata il 7 Agosto 2019, ed è stata conservata per un anno e cinque mesi circa (5 Gennaio 2021 data di apertura).
Alcune paure iniziali si sono effettivamente verificate, come la volatilità di alcune proprietà insite in ingredienti fondamentali. A lungo andare, con la birra che oltrepassa la temperatura racchiusa tra i 12/16°, consigliati come ideali per la mescita, hanno iniziato ad uscire alcuni aromi. Questi sentori sarebbero stati più consoni in alcune fasi precedenti della bevuta. Per fare un esempio concreto, il riferimento è proprio alla componente affumicata dei malti e note speziate (soprattutto ginepro) che arricchiscono la natura selvatica di questa birra. Per parafrasare il tutto con una similitudine, sembra quasi che due invitati imprescindibili si siano presentati ad una festa in dirittura d’arrivo, con alcuni ospiti già intenti ad abbandonare il party.
Questo ovviamente lascia pensare ad una cosa ben precisa: birre con caratteristiche così complesse e aromi molto delicati non si addicono all’invecchiamento (seppur non troppo lungo).

Le impressione dedotte inducono a pensare che alcuni tratti di questa bottiglia siano andati un po’ oltre il proprio equilibrio: il consiglio, per un prodotto con tali peculiarità, è di assaporarlo nel giro di qualche mese, per trovare un bilanciamento consono ad un’esperienza generale a 360° come dovrebbe essere.
Detto ciò, la Porcini ha sicuramente regalato una bevuta interessante e godibile per ciò che ha rivelato questa bottiglia, anche se, a conti fatti, la sua condizione si è rivelata tendente al calante.

Recensione Review Pohjala Porcini

NOME BIRRA: PORCINI
BIRRIFICIO: Põhjala
STILE: Baltic Porter
ABV: 9%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.

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