RECENSIONE: BREWFIST – SPAGHETTI WESTERN

C’erano una volta… i film western all’italiana, in quell’epoca compresa tra la seconda metà degli anni ’60 e la fine dei ’70. Bistrattati, derisi, sottovalutati, alla fine riscossero un successo inaspettato (soprattutto agli occhi americani), per affermarsi come una vera e propria corrente che a distanza di decenni riesce ancora ad essere fonte di ispirazione con molte citazioni a riguardo (se avete visto “C’era una volta ad Hollywood” di Quentin Tarantino, capirete immediatamente a cosa alludo).
Fuori dall’ambito cinematografico, questa parentesi che ha segnato la storia del cinema si è rivelata essere la fonte ideale per caratterizzare una produzione ormai decennale. Infatti, Brewfist, birrificio di Codogno, la cui nascita risale al 2011, nei primi anni di operatività ha realizzato un’Imperial Stout da 8.7% ABV grazie alla collaborazione con un birrificio americano, ovvero Prairie Artisanal Ales (azienda che ha sede a Tulsa, in Oklahoma).

La realizzazione in questione è la Spaghetti Western: un nome perfetto per sintetizzare l’asse italo-americano che rappresenta lo spirito di questa creazione. La veste grafica dell’etichetta a suo tempo presentava un layout molto spartano, distante da quella adottata da Brewfist negli ultimi anni.
Un aneddoto che non in molti conoscono è rappresentato dall’allora lista degli ingredienti riportati sulla label: infatti tra gli elementi in aggiunta compare una voce abbastanza insolita e quantomeno strampalata. Tale menzione suona come una provocazione, una citazione irriverente che lascia qualche dubbio fondato per coloro molto attenti ai dettagli. Strano a dirsi, altrettanto assurdo pensarlo: tra orzo, luppolo, acqua e lievito trovavamo anche la parola “spaghetti”.
Avete capito bene, tutto vero. Ma in realtà dietro a questa dietrologia esiste un motivo fondato. Negli Stati Uniti, per legge, se si riporta un elemento specifico all’interno del nome di un prodotto, bisogna includerlo nella lista degli ingredienti, anche se effettivamente non è stato utilizzato. Sappiamo ormai come “il nuovo mondo” sia molto contraddittorio sulle questioni più disparate, dimostrando poca coerenza su determinate cose. A quanto pare, una di queste sembra essere proprio quella appena raccontata.

La lista delle materie prime presenti comunque annovera almeno un altro paio di “special guest”: all’interno della Spaghetti Western possiamo trovare fave di cacao e caffè. Soffermiamoci un momento su quest’ultimo: chi conosce il blog sa che ritengo importante fare degli approfondimenti in merito a questo ramo, ove presente.
Brewfist ha instaurato una collaborazione con Lady Cafè, una piccola torrefazione di San Secondo Parmense, che ha sede in provincia di Parma: infatti, il caffè scelto è originario del Messico, per la precisione denominato Altura Luz Supremo, coltivato e raccolto presso la Finca Monte Azul di proprietà della famiglia Garbena, in corrispondenza del confine con il Guatemala. Il territorio di riferimento è quello dello stato del Chiapas, dove l’azienda possiede ettari di terreni a circa 1200 masl (metri sopra il livello del mare) che sono adibiti alla coltivazione di diverse varietà di piante. Il blend definitivo preso in esame è ottenuto da quattro diverse tipologie di radice arabica: Typical, Bourbon, Caturra e Catuai. La lavorazione successiva alla raccolta è sottoposta al processo di depolpazione delle ciliegie per la selezione dei chicchi qualitativamente migliori (quelli che galleggiano vengono automaticamente scartati per la poca densità presente al proprio interno) a cui segue un lavaggio in acqua corrente pulita che va a determinare il gruzzolo da sottoporre poi ad una fermentazione di minimo 12 ore.
Il caffè tostato da Lady Cafè viene poi macinato da Brewfist per l’utilizzo che ne deve essere fatto, prima di poter inserire 6 grammi per litro nella birra abbattuta a 4°C, per un tempo di contatto di circa una settimana.

Recensione Brewfist Prairie Artisanal Ales Spaghetti Western

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Spaghetti Western compone una schiuma compatta e cremosa che si lascia ammirare grazie ad una colorazione che ricorda la crema cappuccino, tinta di nocciola chiaro. La buona tenuta è conferita da una legatura salda delle bollicine, che vanno a formare tale struttura grazie ad una grana fine e stabile alla base, mentre sulla sommità la trama si mostra leggermente sconnessa.
Il corpo della birra è caratterizzato da un vestito completamente nero, il cui livello cromatico è esaltato da un aspetto completamente opaco che prova avversione nei confronti di potenziali insinuazioni luminose.

L’intensità dei sentori è alta, grazie soprattutto al ruolo intrapreso dal caffè che si erge come elemento protagonista per trascinare a dovere buona parte della componente olfattiva rilevabile. Le fugaci folate da chicco non tostato creano delle associazioni con qualcosa di insolito, ricordando un’aromaticità particolare e ben distinguibile legata al peperone verde. Pochi istanti dopo si instaura un punto di contatto molto funzionale con cioccolato e caramello tostato, merito dell’interazione con i malti torrefatti che donano talune indicazioni. Sfumature secondarie di mandorla e liquirizia ammorbidiscono il profilo per renderlo meno statico sull’aggiunta chiave, per dare una dinamicità necessaria anche se pur minima alla fase olfattiva. Lievi escursioni di cioccolato (questa volta al latte) e vaniglia fanno capolino per conferire equilibrio basilare utile allo stemperamento di alcuni dei tratti più pungenti del caffè.

La frizzantezza è praticamente assente, forma adatta per agevolare la tattilità del sorso fondata su un corpo pieno ed avvolgente, ma allo stesso tempo dotato di buona scorrevolezza. Infatti, l’eleganza dimostrata dall’ABV non appesantisce la bevuta, nonostante l’apporto alcolico dichiarato sia un qualcosa da tenere a mente.
In bocca, l’amabilità di base che caratterizza i primi istanti dell’assaggio suggerisce descrittori come miele e caramello, per un’accoglienza mite e benevola utile ad effettuare una transizione verso toni vagamente legnosi che presentano sfuggenti accenni di frutta sotto spirito (prugna in particolar modo). Il picco del sorso agisce da spartiacque, presentando l’essenza propria del caffè grazie alle note fondamentali di cioccolato che sul finale ripropongono divagazioni a base di liquirizia, avvolte a loro volta da una componente amaricante importante che coinvolge tutto il palato. Presenti anche morigerate astringenze che vanno di pari passo con un’acidità blanda, tratti conclusivi di una bevuta completa e meno monocorde del previsto.
Il retrogusto protrae la sensazione di amaro, molto lungo ed incisivo per richiamare la nuda e cruda polvere di caffè. Da menzionare è anche il piacevole tepore alcolico emanato, utile nel fornire la morbida stoccata alcolica che dimostra la portata dell’effettivo ABV (sul range medio/basso per una Imperial Stout).

Recensione Brewfist Prairie Artisanal Ales Spaghetti Western

La Spaghetti Western è un’Imperial Stout che possiamo considerare ormai storica nel panorama artigianale italiano. L’importanza di tale birra è confermata anche dal progetto effettuato per il decimo anniversario del birrificio di Codogno, coinciso nel 2020: in quell’occasione, infatti, la Spaghetti Western era stata presa come riferimento per essere la base comune di un progetto barricato che proponeva tre affinamenti diversi (della durata di 6 mesi) in botti di Whisky di diversa tipologia. Nel dettaglio, le tre realizzazioni date alla luce (e che potrete scoprire prossimamente tramite le relative recensioni) sono: Il Biondo: The Good, Tuco: The Ugly e Sentenza: The Bad.
Tornando alla madre di tutto ciò, possiamo affermare che l’utilizzo del caffè, nel rapporto grammi per litro adottato, risulta essere una scelta molto influente nell’indirizzare il profilo verso proprietà aromatiche chiare e distintive.
Per chi alla mattina non rinuncia mai ad una buona tazza di caffè, la Spaghetti Western può essere annoverata sicuramente come una valida candidata da assaporare durante la serata, per allietare gli amanti di questa materia prima in una forma diversa che si presta perfettamente al sorseggio lento, in solitaria o condiviso con qualcuno.

Recensione Brewfist Prairie Artisanal Ales Spaghetti Western

NOME BIRRA: SPAGHETTI WESTERN
COLLABORAZIONE: Brewfist + Prairie Artisanal Ales
STILE: Imperial Stout
ABV: 8.7%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.

CODICE LOTTO: L230206
SCADENZA: 28/02/2025
BEVUTA IL: 28/08/2023

Per altre recensioni dei prodotti di Brewfist, clicca qui.
Per altre recensioni dei prodotti di Prairie Artisanal Ales, clicca qui.

error: I contenuti di questo blog sono protetti dal diritto d\'autore. È vietato il copia/incolla e l\'utilizzo di esso in altre sedi senza esplicito consenso.