Uscire dagli schemi. Questa è la prerogativa di partenza che sta alla base della realizzazione presa in oggetto in questa occasione. Carrobiolo ha voluto fornire la propria interpretazione di una Weizen utilizzando al posto del frumento il farro di coltivazione locale, in una quantità pari al 33% dell’intero grist dei malti.
Il farro è sostanzialmente l’antenato del frumento (soprattutto quello odierno, derivante da selezioni genetiche funzionali per la coltura meccanizzata dei terreni e per la panificazione): la maggiore differenza sta nell’apporto del glutine, più digeribile nel primo rispetto che nel secondo.
Tale sostituzione è ciò che va a delineare la Weisse al Farro di Carrobiolo, birra che lo stesso birrificio indicata come “Pensata per avvicinare alle Weissbier coloro che solitamente non le apprezzano. Denigratori delle weisse dategli una possibilità!”.
È vero, lo stile Weizen è abbastanza snobbato in Italia e soprattutto difficile da reperire in relazione a produzioni che si avvicinano a quelle bavaresi. Un mondo non propriamente nel nostro DNA, che Carrobiolo cerca di presentarcelo in una veste insolita e personale.
ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La Weisse al Farro di Carrobiolo presenta una schiuma di colore bianco, che inizialmente si palesa con tratto fine, effimera nella sua forma a causa della mutazione che va di pari passo con una scomposizione che ne altera il profilo. La consistenza morbida e appunto volubile ne determina una persistenza abbastanza fugace.
Il corpo della birra è di colore giallo paglierino, dall’aspetto opalescente e opaco, irradiante e luminoso se posto in prossimità della luce che lo perfora amplificando le tonalità integrate al proprio interno.
L’intensità dei sentori è medio/alta, nella quale emerge con vigore sin da subito il farro, perno su cui si appoggiano tutti gli altri aromi individuabili. Chiodo di garofano, componente citrica (limone per lo più), spezie consone allo stile (di entità minore per quanto riguarda la presenza) sono ciò che si può riscontrare nel medio/lungo termine. Il tipico profumo di banana trova la propria dimensione nell’armonia generale, senza intaccare l’equilibrio venutosi a creare, restando un po’ in attesa di una linearità che comunque non tende ad esaltarlo.
La frizzantezza è vivace, in linea con lo stile Weizen essendo parte integrante e fondamentale per donare il giusto trasporto alla bevuta. Il corpo è abbastanza avvolgente, quanto basta per conferire rotondità che permette di assaporare al meglio ciò che viene proposto.
Nel gusto, il farro delinea un profilo ben preciso che convoglia un grado di acidità corretto e funzionale assieme al rilascio citrico, analogo a quanto evidenziato all’olfatto. La banana è appena richiamata, nella seconda parte soprattutto dove si fonde con spunti leggermente speziati.
Il retrogusto è racchiuso da una discreta secchezza, avvolta in sensazioni quasi cremose.
La Weisse al Farro di Carrobiolo è sicuramente inconsueta, da non contestualizzare nel filone canonico delle più comuni Weizen bavaresi. L’aromaticità espressa è indubbiamente pittoresca e distinguibile grazie all’uso di un cereale che dimostra solidità nell’apportare la propria natura, che può andare a discapito di una minor caratterizzazione di un sentore principe come quello di banana.
Da gustare senza preconcetti o paragoni: esperienza che per i puristi può risultare poco azzeccata, ma lo scopo vuole essere volutamente una porta che si apre e che funge da preambolo per le birre di frumento più tradizionali.
NOME BIRRA: WEISSE AL FARRO
BIRRIFICIO: Carrobiolo
STILE: Weizen
ABV: 4.6%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.
CODICE LOTTO: L2183
SCADENZA: 30/09/2022
BEVUTA IL: 22/05/2022
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