RECENSIONE: DUPONT - MONK'S STOUT

Quando pensiamo a quella tipologia di birre caratterizzate dall’aspetto più scuro possibile, la mente crea un’associazione diretta con il mondo anglosassone, in riferimento a Stout e Porter.
Seppur il Belgio sia una patria tradizionalmente votata a stili della propria cultura, i birrifici più storici includono nel proprio catalogo una variante che strizza l’occhio ad un qualcosa da cui hanno tratto spunto, rimanendo incondizionatamente fedeli sulla colonna portante che garantisce la propria nomea: il lievito della casa.
Anche Brasserie Dupont mette a disposizione una Stout (5.2% ABV), chiamata Monk’s Stout: testimonianze raccontano che tale prodotto era già commercializzato negli anni ’50, per poi essere accantonato per decenni. Nel 2011, il birrificio di Tourpes ha rispolverato e rivisitato tale ricetta, per renderla al passo con i tempi e perfezionandola nell’interazione tra il proprio lievito molto caratteristico ed i malti torrefatti, che vanno a delineare gran parte dello stile.

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Monk’s Stout costruisce una schiuma di colore beige, dalla struttura mutevole sin dalle prime battute a causa di una bollicina che tende a scappare dalle pareti del bicchiere. La consistenza si rivela pannosa nella sommità, mentre appare più ballerina la composizione sottostante, frivola nel proprio mantenimento.
Il corpo della birra è tinto di una colorazione marrone molto scuro, accentuata da un aspetto pieno ed opaco che permette al il livello cromatico di espandersi in modo omogeneo.

L’intensità olfattiva è medio/alta, nella quale risaltano immediatamente le note maltate che portano con sé aromi di cioccolato e caffè. Tale avvio crea un’immediata dinamicità per l’incastro con lievito e luppolatura, con toni citrici freschi e ideali nel contesto attuato. L’evoluzione intrapresa accompagna verso una maggior presenza dei sottoprodotti del lievito, che prendono possesso sul lungo periodo con sfumature floreali e speziate per impartire una rusticità accondiscendente verso sentori di nocciola tostata. Successivamente si assiste ad una stabilizzazione funzionale nella quale tutte le componenti in gioco cooperano per definire un olfatto intrigante che brilla di luce propria.

La frizzantezza è presente e dona dinamicità alla bevuta, ricordando in primis l’impronta belga alla base di questa creazione. Il corpo è tattilmente morbido con una presenza media e qualche accenno scivoloso soprattutto in avvio, in grado di accentuare un sorso vispo e scattante.
Nel gusto, la bollicina satura il palato pima di renderlo attivo per captare i picchi torrefatti che giocano con i medesimi accenni di cioccolato e caffè avvertiti al naso. Qua e là si percepisce qualche sfumatura piacevole di liquirizia, che si inserisce perfettamente in quelle fase di transizione per presentare poi esterificazioni e componenti fenoliche dettate dal lievito. Proprio queste nuove sensazioni vanno a caratterizzare la seconda parte dell’assaggio, con tenui escursioni fruttate e speziate, per lasciare poi libera espressione alla luppolatura e un ritorno maltato funzionale a chiudere il tutto.
Il retrogusto offre una sventagliata erbacea che si incastra con le sensazioni di cacao in polvere, grazie all’ottima secchezza finale che non allunga il più del dovuto l’esperienza, rendendola subito replicabile con il sorso successivo.

La Monk’s Stout si rivela essere una birra dalla facile bevuta seppur appaia complessa dal punto di vista aromatico. Brasserie Dupont sa come trattare il proprio lievito per combinazioni infinite: con una base maltata di sicuro impatto, l’interazione risulta efficace per elaborare un profilo generale unico e caratteristico.
Sicuramente meno tradizionalista per la cultura belga, ma una validissima alternativa per chi vuole spingersi su quelle impostazioni più impattanti che uniscono macro mondi birrari diversi.

NOME BIRRA: MONK’S STOUT
BIRRIFICIO: Brasserie Dupont
STILE: Stout
ABV: 5.2%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.

CODICE LOTTO: L20453A
SCADENZA: 01/2023
BEVUTA IL: 12/07/2022