Uno dei produttori più prolifici d’Europa è sicuramente Brouwerij Kees: molte le releases che si succedono senza lasciar passare troppo tempo l’una dall’altra, spaziando tra i macro comparti che riguardo le IPA e le Stout in salse varie. Non è un’eccezione la Colin The Caterpillar, che rientra in quel filone più modaiolo comunemente definito Pastry Stout. L’alta gradazione alcolica (12.4% ABV) la colloca in quella nicchia rivolta agli amanti delle birre scure corpose e decise, per un profilo che prende connotati ben precisi grazie all’aggiunta di cioccolato bianco e al latte.
Sfatiamo un mito: il cioccolato bianco non è una tipologia naturale di suddetta categoria. Infatti, si tratta di un derivato ottenuto dalla lavorazione di tre componenti fondamentali, come il burro di cacao, lo zucchero e derivati solidi del latte.
Senza entrare troppo in merito, andiamo a scoprire direttamente sul lato pratico cosa può offrirci la Colin The Caterpillar.
ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La Colin The Caterpillar costruisce una schiuma fissa e decisamente compatta, dai lineamenti cremosi accentuati da una colorazione omogenea classificabile sull’ocra. La grana della quale è costituita risulta essere finissima e particolarmente costante, immune da possibili mutazioni durante una scomposizione lenta e graduale.
Il corpo della birra è vestito della più classica e tenebrosa colorazione che rispecchia in toto lo stile, in grado di trasmettere quella sensazione piena ed inscalfibile per quanto concerne l’aspetto.
L’intensità aromatica è medio/alta, nella quale è evidenziata l’impronta monocorde di questa produzione sulla caratterizzazione per cui è stata pensata e poi messa in pratica. Cioccolato al latte e dolci ricordi d’infanzia del cioccolato bianco più famoso a livello commerciale (sì, proprio lui, il Galak) determinano la quasi totalità olfattiva di ciò che si può avvertire. Rimane poco altro a disposizione, come orzo tostato e nocciola, per una leggera estensione esente nell’alterare la linearità di base. Trova costanza nelle battute finali il burro di cacao, ultimo tassello che rende questa fase sensoriale abbastanza borderline.
La frizzantezza è minimale e predilige una presenza in sordina per agevolare la consistenza del corpo. Quest’ultimo si dimostra morbido senza apparire esagerato, per offrire una sensazione completamente avvolgente che non cela completamente l’indole alcolica.
In bocca, si ha immediatamente la conferma del comparto olfattivo senza particolari aggiunte o divagazioni sul tema. Nella seconda parte del sorso fa la propria comparsa una tangibile nota liquorosa che accentua l’alcolicità trascinata da sensazioni di cacao e cioccolato lavorato. Il sorso riesce a mantenere coerenza nell’arco temporale della fruizione, garantendo stabilità e conformità nell’integrità del proprio profilo.
Il retrogusto è caratterizzato da una secchezza più marcata rispetto alle previsioni, ma in grado di lasciare una parvenza regolata di residuo zuccherino che risulta funzionale nella capitolazione dell’esperienza.
La Colin The Caterpillar si può definire una birra dritta per dritta. Le aspettative riposte in questa creazione vengono confermate per mettere nero su bianco gli intenti descritti in relazione agli ingredienti utilizzati.
La bevuta si dimostra abbastanza statica ma congruente alle intenzioni, con quel filo conduttore che delinea molto spesso le produzioni dall’alto apporto alcolico redatte da Kees. Infatti, la componente etilica è avvertibile e non molto favorevole sul lungo periodo, per un’effettività che può apparire logorante ai più.
Colin The Caterpillar si può classificare come un’etichetta utile per rimpinguare il catalogo, ma difficilmente sarà annoverata come una delle realizzazioni in grado di farsi ricordare con gaudio.
NOME BIRRA: COLIN THE CATERPILLAR
BIRRIFICIO: Kees
STILE: Imperial Pastry Stout
ABV: 12.4%
FORMATO: LATTINA, 33 cl.
BEVUTA: 13/03/2023
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