RECENSIONE: PÜHASTE – SURMAPATT

Tutto è iniziato con la Patt, una Porter da 6.6% ABV (per leggere la recensione, CLICCA QUI). Ciò ha dato vita ad un trittico che è rappresentato da altre due varianti sul tema: troviamo la Talvepatt, (per leggere la recensione, CLICCA QUI), che di base è la Patt con varie aggiunte al proprio interno, e la qui presente Surmapatt, che si presenta come la versione Imperiale della birra sviluppata in altre salse.
Costei si tratta di una Imperial Porter da 12% ABV, caratterizzata dall’utilizzo di malti Pale, Monaco, Choco, Brown, DRC, Melanoidin e destrinico. La luppolatura è formata da una coppia che trasuda personalità e voglia di imporsi, come Centennial e Willamette.
Conoscendo la filosofia di Pühaste sull’utilizzo di quest’ultima materia prima, c’è da aspettarsi un’impronta decisa e altamente caratterizzante che ne determina un profilo molto eloquente.

Recensione Review Puhaste Surmapatt

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Surmapatt si presenta con una schiuma color nocciola chiaro, strutturata grazie ad una grana finissima che permette la configurazione cremosa e coesa, ammirabile per la buona tenuta generale e una permanenza lodevole.
Il corpo della birra manifesta la propria colorazione nera, elevata negli EBC di rappresentanza. L’aspetto non appare completamente opaco: infatti, è possibile scorgere una sottilissima limpidezza, in grado di assorbire tratti di luce che risultano produttivi per emanare qualche riflesso rossastro, soprattutto nella parte più inferiore della pinta.

L’intensità dei sentori è alta, promulgata da molta varietà identificabili al naso. Cioccolato fondente, al latte e caramello costituiscono le radici di una base maltata che sconfina su esterificazioni più amabili che ricordano melassa, liquirizia e mirtillo. La luppolatura si inserisce perfettamente sin da subito con buona personalità: immediate ed incisive sono le sfumature erbaceo/resinose che compaiono per evolvere ben presto in tratti maggiormente floreali con introduzioni fruttate (arancia rossa dolce, soprattutto). Le derivazioni ottenute dai cereali tostati tendono a mutare con il passare dei minuti, favorendo l’accoglienza di sensazioni di caffè espresso, marzapane e pan di spagna. Notevole è l’impatto dimostrato da un olfatto perfettamente esternato da una pulizia che glorifica una complessità notevole.

La frizzantezza appare irrisoria, quasi del tutto non pervenuta. Tale assenza lascia campo aperto alla consistenza del sorso, che si manifesta tattilmente oleoso e deciso seppur non appaia troppo denso, punto a favore di una capacità di scorrevolezza apprezzabile anche in relazione ai 12% ABV, ben gestiti.
Nel gusto, il boccato viene immediatamente irrorato da docili ed efficienti rilasci maltati, che ripercorrono gran parte delle rilevazioni appuntate in sede olfattiva. Tanto cioccolato (più fondente in questi frangenti), caramello tostato, caffè e qualche sprazzo dolciastro associabile alla melassa risultano riferimenti utili per dare la giusta introduzione ad una luppolatura che si diverte a manifestare le proprietà della quale è costituita. Il picco del sorso regala connotazioni erbacee caratterizzate da una natura resinosa e balsamica che trova sostentamento per protrarsi sino alla conclusione. L’epilogo è ben calibrato anche nella fase di amaro, con inserti nocciolati, lieve liquirizia e ulteriori strascichi di caffè che rendono equilibrato il capolinea dell’assaggio.
Il retrogusto è dotato di una secchezza funzionale per esaltare il contributo luppolato che giova di una persistenza molto gradevole, mirata a sensazioni di cacao e cioccolato amaro assieme ad un leggero tepore alcolico e qualche residuo resinoso.

Recensione Review Puhaste Surmapatt

L’esperienza affrontata con questa etichetta è davvero ricchissima: a voler essere onesti, la collocazione più giusta e precisa che si può dedicare ad una birra così luppolata potrebbe essere un’ipotetica nuova sottocategoria, fusione ideale di due mondi che qui abbiamo sperimentato in un mix congeniale: Imperial Black IPA. L’uso dei luppoli è veramente generoso e caratterizza larga parte dello spettro sia olfattivo che gustativo. Maestosa, come sempre, è la lavorazione che sta alla base, per nulla banale e ampiamente vigorosa.
L’energica complessità rende questo profilo unico e facilmente riconoscibile, per un’identità che difficilmente può passare inosservata e che risulta in grado di regalare all’interlocutore un’esperienza completa, fatta di carattere e costanza.

Recensione Review Puhaste Surmapatt

NOME BIRRA: SURMAPATT
BIRRIFICIO: Pühaste
STILE: Imperial Porter
ABV: 12%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.

CODICE LOTTO: 431
SCADENZA: 06/01/2025
BEVUTA IL: 29/06/2023

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