RECENSIONE: SCHLENKERLA – FASTENBIER (2023)

Il mondo birrario, per certe culture che trasudano storicità e tradizione, è molto legato ad alcuni momenti dell’anno che si traducono in ottime occasioni per far uscire delle birre a tema. Questo vale maggiormente per la nostra epoca, dove l’aspetto commerciale conta parecchio: ma se guardiamo ai secoli precedenti, queste pratiche erano una vera e propria necessità.
Durante il periodo di Quaresima, lasso di tempo racchiuso nei circa cinquanta giorni che precedono la Pasqua, il digiuno era una pratica rigida da osservare per le comunità religiose. I monasteri dediti alla produzione della birra erano abitati da monaci che univano le sessioni di preghiera quotidiana alla realizzazione di tale bevanda rivolta al consumo interno. Quindi, se in tale periodo vigeva la privazione del cibo, quale migliore idea poteva essere preds in considerazione se non la creazione di una birra dall’apporto nutriente e necessario a sostituire il comune pasto? Nacquero così le Bock, considerate il “pane liquido” sostitutivo durante questa parte dell’anno.
A Bamberga, città famosa per la moltitudine di taverne e birrifici, un produttore su tutti volle dare la propria interpretazione rivolta al periodo della Quaresima, senza però snaturare la filosofia che stava alla base del proprio successo. Anche Schlenkerla può vantare la propria birra prodotta una volta all’anno, chiamata Fastenbier. Inconfondibile il tratto caratterizzante, costituito da quella affumicatura che è l’autentico marchio di fabbrica dello “Zoppo”.
Rispetto alle altre produzioni della casa, la Fastenbier prevede piccoli accorgimenti che costituiscono un prodotto dall’identità ben definita: basti pensare che il grist dei malti contiene una percentuale di malto chiaro non sottoposto al classico processo di trasmissione delle esalazioni di legno arso. Ma questo non è l’unico dettaglio. Infatti, questa realizzazione prevede anche un sostanzioso utilizzo di lievito che giustifica l’appellativo di Brotzeit (che in tedesco significa “spuntino), esaltato dall’assenza di filtrazione che permette un nudo e crudo confezionamento per preservare il più possibile tali proprietà nel prodotto finito.

Recensione Review Schlenkerla Fastenbier (2023)

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Fastenbier (prodotta per il 2023) costituisce una schiuma morbida e pannosa, in grado di erigere un discreto cappello di schiuma color avorio che riesce a mantenere una buona tenuta temporale. La grana si manifesta con accezione tendenzialmente fine, per mutare nella fase di disgregamento che comporta meno aderenza sui tratti esterni a contatto con il vetro del bicchiere.
Il corpo della birra è rappresentato da una colorazione ambrata dalle tinte abbastanza cupe, caratterizzata da un aspetto opaco ed una diffusione omogenea ostile nel dare la possibilità a riflessi lucenti di risultare maggiormente brillanti.

L’intensità dei sentori è medio/alta, dal profilo generale abbastanza elegante. Dimentichiamo le poderose affumicature alla quale siamo abituati, specialmente con la più comune Märzen (per leggere la recensione, CLICCA QUI): questa birra propone sentori di provola dolce, miele, biscotto a medio/lunga cottura e pane tostato. Si possono scorgere anche tratti lievemente terrosi, che si insinuano nelle accezioni erbacee donate dalla luppolatura, maggiormente impattante a seguito del rilascio maltato. La costanza garantita dai rimandi legnosi e dalle parvenze simil-cremose nobilitano il sostentamento olfattivo durante tutto la permanenza dei profumi.

La frizzantezza è veramente minima, richiamo fedele a quella mineralità essenziale che contraddistingue in larga parte la tipica bevuta tedesca. Il corpo risulta morbido ed avvolgente, riferimenti che mettono in risalto una sensazione piena e rotonda nel boccato, in grado di mantenere allo stesso tempo una discreta leggerezza nel trasporto.
In bocca, la consistenza del sorso permette un buon equilibrio stabilito da un’affumicatura alquanto gentile, che trova consensi nell’accezione di caramello/biscotto mielato per gettare le basi d’entrata nella seconda parte del sorso. Da questo frangente in poi, fa la propria comparsa l’imperante luppolatura, contrassegnata da un cospicuo contributo erbaceo (a tratti resinoso, comunque mite) che trascina accenni legnosi ampiamente funzionali per condurre dolcemente l’assaggio verso l’epilogo della bevuta.
Il retrogusto mette in evidenza spunti nocciolati assecondati da un pizzico di cioccolato, immersi in una discreta secchezza che viene accentuata da inserimenti speziati/erbacei che si intrattengono con personalità.

Recensione Review Schlenkerla Fastenbier (2023)

La Fastenbier si può considerare la birra di Schlenkerla più atipica della gamma, ma non per questo si dimostra difficile da interpretare. L’intento di questo prodotto trova una perfetta lettura nella propria bevuta sostanziosa, costituita da minor parte affumicata e maggior pungenza sulla componente luppolata.
Immaginiamo il periodo quaresimale di qualche secolo fa: un prodotto di questo calibro sicuramente svolgeva perfettamente il proprio compito, per risultare una valida alternativa alle Bock pasquali più tradizionali, grazie al carattere unico ed inimitabile che ha reso Schlenkerla famoso in tutto il mondo per la propria filosofia brassicola.

Recensione Review Schlenkerla Fastenbier (2023)

NOME BIRRA: FASTENBIER (2023)
BIRRIFICIO: Schlenkerla
STILE: Rauchbier
ABV: 5.9%
FORMATO: BOTTIGLIA, 50 cl.

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