RECENSIONE: SCHNEIDER – KRISTALL (TAP2)

Ormai sappiamo bene come la tradizione tedesca in tema brassicolo sia molto ben radicata soprattutto sul territorio, dove la popolazione è tremendamente legata ai propri stili di riferimento. E questo è sicuramente un punto di forza per i birrifici della Germania, soprattutto orientati ad un’offerta che possa permettere di introdurre qualche piccolissima variazione sul tema.
Niente di troppo particolare, ma ovviamente non si è soliti ad incontrare qualche micro categoria, che in Germania sembra ancora essere un tabù, come fosse avanguardia futuristica.

Un produttore come Schneider, concentrato sulle Weizen da quando il birrificio ha ufficialmente preso vita, ha voluto includere nella propria linea una versione di questo stile che viene definita Kristall. Già dal nome, si può intuire la principale caratteristica che la riguarda: essendo le birre di frumento non filtrate, questa alternativa invece risulta subire un processo di filtratura, andando di conseguenza ad incidere notevolmente sull’impatto visivo.
La base alcolica si mantiene sulla stessa linea della sorella più classica, la Helle Weisse, costituita da 4.9% ABV.

Recensione Review Schneider Kristall

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Kristall si presenta con una schiuma bianca dalla bollicina fine, in grado di formare un cappello di schiuma notevolmente pannoso e fisso che riesce ad immolarsi con buona persistenza.
Il corpo della birra è dorato: sembra strano trovarsi dinanzi ad una Weizen con questa definizione visiva, ma la brillantezza e soprattutto la perfetta limpidezza sono il tratto peculiare di questa b-side in tema di birre tedesche a base di frumento. Ne consegue che il perlage risulta visibile, richiamando così una buona bollicina, che per le Weizen è una colonna portante nella resa generale.

L’intensità dei sentori è media: si palesa immediatamente il classico aroma di banana, che in quest’occasione alterna tratti in cui la propria essenza appare sotto forma di frutto maturo ed altri in cui accentua più sfumature simile a caramella. Al di sotto, la componente maltata a base di frumento e orzo funge da perno, grazie al quale si determina una buona sintonia con le note erbacee conferite dalla luppolatura.
La frizzantezza risulta essere quella tipica delle Weizen, sottolineando già l’impressione avuta precedentemente a livello visivo con il perlage vivace che risale nel liquido. Il corpo è medio, a fronte di una leggera cremosità che tende a favorire un sorso ampiamente scorrevole.
Nel gusto, i rimandi alla banana e alla vaniglia sono più esili rispetto all’intensità avvertita al naso, dove la maggior parte del sorso è incentrato sul rilascio dettato dal frumento (moderata acidità e note citriche), con il luppolo ad accompagnare.
Nel retrogusto si ha una sensazione amara essenziale a chiudere, per aggiungere quella secchezza ordinata senza eccedere.

Recensione Review Schneider Kristall

La Kristall di Schneider è sicuramente un qualcosa di particolare, soprattutto per l’atipicità sul tema più conosciuto. Inventate per dare un senso più leggero sia alla vista che nel gusto, proprio in quest’ultima fase si percepisce la lacuna maggiore, a causa del minor apporto del lievito sia in termini di consistenza del sorso, sia a livello aromatico.
Possiamo considerare questa sotto categoria una versione volutamente “depotenziata” delle Weizen, con l’intento di agire soprattutto visivamente per il desiderio di voler assomigliare ad una Lager.

Recensione Review Schneider Kristall

NOME BIRRA: KRISTALL (TAP2)
BIRRIFICIO: Schneider
STILE: Weizen
ABV: 4.9%
FORMATO: BOTTIGLIA, 50 cl.

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