RECENSIONE: SHIRE – HOW FORTUNATE THE MAN WITH NONE

Nel catalogo di Shire Brewing mancava giusto all’appello una birra per gli appassionati del mondo inglese dall’alto contenuto alcolico. How Fortunate The Man With None è stata pensata e realizzata per accontentare proprio gli estimatori di questa nicchia, per celebrare al meglio le feste natalizie. All’interno troviamo anche due aggiunte qualitativamente molto pregiate.

Prima o poi bisogna uscire dalla propria comfort zone per esplorare viatici che possano rivelare fino a che punto ci si possa spingere. Shire Brewing lo abbiamo conosciuto in lungo e in largo nell’ultimo paio d’anni, grazie allo stampo prettamente classico atto a fornire delle interpretazioni che riguardano soprattutto stili funzionali per il consumo di massa. Ora tocca a qualcosa che sicuramente può soddisfare una nicchia, dedita alla ricerca di birre dall’elevato grado alcolico e dalla spiccata personalità.
L’occasione da sfruttare si verifica nel tardo 2023, giusto in tempo per collocare la nuova produzione come uscita natalizia. How Fortunate The Man With None è il perfezionamento di una ricetta realizzata tre anni prima sull’impianto casalingo, tanto caro a Mirko Giorgi & co. e fondamentale per tutto ciò che ne è seguito successivamente.

FOCUS SULLA RICETTA.

La nuova release è una Imperial Stout da 11% ABV, il cui grist dei malti è composto da malto Pils, avena maltata, Crystal T50, Pale Chocolate, Chocolate, Crystal DRC, Roasted. Il solo luppolo Magnum decide le sorti che contraddistinguono la portata amaricante, mentre due sono gli ingredienti immessi in due fasi diverse del processo produttivo. A fine bollitura il mosto ha accolto generose quantità di sciroppo d’acero Grade A proveniente direttamente dal Canada, lavorato dall’azienda MapleFarm. La fase di maturazione è stata soggetta ad un riposo controllato in cui i baccelli di vaniglia del Madagascar hanno potuto liberare le proprie essenze prima che il prodotto finale fosse confezionato.

Come si può evincere dalla veste grafica con cui si presenta la lattina, il birrificio ha voluto appositamente fare uno strappo alla regola cambiando il layout per favorire il significato intrinseco che si cela dietro a tale creazione, avvalorata dalla dedica musicale (non è la prima volta) che richiama il celebre brano della banda anglo/australiana Dead Can Dance (che potete ascoltare al seguente link: CLICCA QUI).

Recensione Review Shire How Fortunate The Man With None

ANALISI VISIVA.

La How Fortunate The Man With None elabora una schiuma di colore crema/nocciola molto chiaro, la cui grana risulta fine soprattutto alla base. La consistenza appare fissa e dotata di buona compattezza che permette una legatura utile nell’alimentare una ritenzione più che soddisfacente. Nella fase di disgregamento, qualche pertugio va a destrutturare una coltre intenta ad abbandonare lentamente la propria posizione.
Il corpo della birra si lascia ammirare per il proprio vestito nero, frutto dell’utilizzo dei malti tostati, il cui aspetto denso e impenetrabile fa sì che ogni insinuazione luminosa venga ripudiata.

ANALISI OLFATTIVA.

L’intensità degli aromi è alta: le prime battute manifestano un’accoglienza derivante dalla vaniglia che crea sin da subito una funzionale sintonia con i richiami maltati dediti a promulgare essenze di cioccolato al latte. L’evoluzione conduce verso reminiscenze di marshmallow che si trasformano in sciroppo d’acero, aroma che sulla lunga distanza trova una stabilità ideale. In corso d’opera, ulteriori riferimenti emergono sotto forma di nocciola, efficienti nell’ammorbidire un olfatto in cui la componente tostata si dimostra accondiscendente nel favorire al meglio delle proprie possibilità i due elementi caratterizzanti della ricetta.

ANALISI GUSTATIVA.

La frizzantezza è irrisoria, praticamente non percepibile. L’assenza giustificata è ciò che autorizza la piena espressione tattile del corpo, provvisto di un andamento che mostra due facce della stessa medaglia. Infatti, l’inizio offre un senso pieno e quasi masticabile, ma man mano che il sorso avanza, tale sensazione inizia gradualmente sempre più a scemare. Tale trasformazione deriva da un importante fattore che analizzeremo nelle battute seguenti.
Nel gusto, l’attacco è basato prettamente sul territorio amabile esplorato da una presenza zuccherina tangibile che riesce a mettere in condizioni favorevoli le proprietà della vaniglia e dello sciroppo d’acero, assoluti protagonisti della prima frazione. La seconda parte del sorso cambia radicalmente registro, mostrando il lato luppolato che si protrae in maniera decisa andando a deviare sensibilmente l’andamento generale. Nel mentre, si possono assaporare le portanti note di cioccolato (che soprattutto nell’epilogo mutano nel fondente) assieme a sprazzi di liquirizia che si fondono con i tratti più erbacei ottenuti dal Magnum.

PUNTUALIZZAZIONE.

Ma sveliamo il fantomatico “fattore” citato poco fa: il retrogusto mette in evidenza un’inaspettata elevata secchezza che sposta molto l’equilibrio. La portata con la quale si manifesta crea un effetto domino che scaturisce l’innalzamento della sensazione alcolica (che lambisce un’effettività pericolosa in relazione all’uso e consumo personale di una lattina da 44 cl). Ciò crea il conseguente scorporamento tra le due frazioni gustative, che sembrano viaggiare quasi autonomamente. Nel post bevuta si dilunga eccessivamente l’enfasi amaricante di stampo erbaceo che va a cancellare quasi totalmente l’iniziale imprinting tendenzialmente amabile, ottenuto dalle due introduzioni nella ricetta.

Recensione Review Shire How Fortunate The Man With None

IMPRESSIONI GENERALI.

Questa Imperial Stout sembra essere dotata di due personalità contrastanti. L’integrità della bevuta risulta molto (troppo) variabile, in cui il divario tra la prima parte (in cui eccellono vaniglia e sciroppo d’acero) va in contrasto con un epilogo che sembra essersi totalmente scordato dell’incipit.
Buone idee ma poca armonia espressa: questa birra necessita qualche miglioramento apportabile senza grandi stravolgimenti della ricetta, per rendere la bevuta più bilanciata e meno discordante nel proprio andamento generale.

Recensione Review Shire How Fortunate The Man With None

NOME BIRRA: HOW FORTUNATE THE MAN WITH NONE
BIRRIFICIO: Shire Brewing
STILE
: Imperial Stout
ABV: 11%
FORMATO: LATTINA, 44 cl.

CODICE LOTTO: L306
SCADENZA: 10/2025
BEVUTA IL: 16/01/2024

Per altre recensioni dei prodotti di Shire Brewing, clicca qui.

error: I contenuti di questo blog sono protetti dal diritto d\'autore. È vietato il copia/incolla e l\'utilizzo di esso in altre sedi senza esplicito consenso.