RECENSIONE: ST. PETER'S - OLD-STYLE PORTER

Un ramo molto importante della tradizione anglosassone è sicuramente formato dalle birre cromaticamente più scure, che rispondono a stili come Stout e Porter. St. Peter’s Brewery, nella propria vasta gamma dedita alla promozione della propria cultura birraria, ha inserito qualche interpretazione su tale tema.
Abbiamo già avuto modo di analizzare la Cream Stout (per leggere la recensione, CLICCA QUI): questa volta andiamo alla scoperta della Old-Style Porter, una Porter da 5.1% ABV che il birrificio del Suffolk ha voluto includere nel proprio catalogo per rappresentare al meglio la storicità di tale stile.
Per dover di cronaca, questa birra è stata premiata con la medaglia d’oro all’European Beer Challenge 2021 dove si è imposta nella categoria di riferimento “Brown Porter”. Se sei un amante delle birre inglesi, sicuramente questa lettura può regalarti delle nozioni utili per scoprire tale prodotto.

Recensione Review St. Peter's Old-Style Porter

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Old-Style Porter si presenta con una schiuma di color beige/nocciola chiarissimo, implementata su una struttura morbida e pannosa che garantisce un riparo consono al liquido sottostante per una durata corretta ed apprezzabile. La grana è inizialmente fine, soggetta ad una scomposizione accentuata in corso d’opera dove la mutazione della bolla trasforma il profilo della coltre in una trama più frivola e poco stabile.
Il corpo della birra è associabile ad una colorazione che propende maggiormente verso il marrone molto scuro, livello cromatico abbastanza esteso ed omogeneo che va a caratterizzare l’impatto visivo del prodotto in questione. L’aspetto è distante dalle solite opacità che siamo abituati a rilevare in tali stili: in questa occasione il corpo inizia ad illuminarsi di un colore rubino dall’accezione intensa nel momento in cui trova il perfetto intersecamento con una fonte di luce.

L’intensità dei sentori è alta, nella quale è subito avvertibile un’elegante liquirizia che anticipa aromi più consistenti di tiramisù, grazie ad un mix ben calibrato tra note di cioccolato e caffè. Sfumature più morbide addolciscono il profilo olfattivo, dando la sensazione di riferimenti da pasticceria (che in tale contesto ampliano delicatamente il ventaglio aromatico) come panna e vaniglia, in cui qualche estero a base di prugna e mirtillo si inserisce senza destabilizzare una fase olfattiva dotata di buona pulizia ed intrigante evoluzione. Il tutto trova concretezza in una stabilità fornita da rimandi più classici come orzo tostato e riflessi di pane nero.

La frizzantezza è sottile, ridotta volutamente al minimo per aver la maggior attinenza possibile con una bevuta da pompa inglese. Il corpo mostra la propria agilità e scorrevolezza, con minuta avvolgenza che permette al boccato di poter recepire ogni minimo elemento presente a livello sensoriale.
Nel gusto, il filo conduttore che lega l’assaggio a quanto abbiamo già potuto constatare al naso è la presenza di liquirizia, dosata nella maniera più appropriata possibile per tradurre in questa fase un andamento pressochè analogo a ciò che si è potuto percepire al naso, almeno nella prima parte. Infatti, il dispiegamento dei sentori che si palesa negli attimi seguenti suggerisce anche qui un’allusione diretta al tiramisù, grazie ai nitidi richiami di cioccolato e caffè. Meno presenti i rimandi secondari come prugna, mirtillo e vaniglia, messi da parte da un’entrata graduale della luppolatura che fa la propria comparsa dal picco del sorso in poi. Le associazioni erbacee/terrose divampano in un crescendo graduale utile nel collegamento con gli ultimi sprazzi avvertibili, a base di nocciola tostata.
Il retrogusto è improntato su una buona secchezza che alimenta i lunghi accenni amaricanti di stampo erbaceo e di cacao, con ritorno della liquirizia in ultimissima battuta.

La Old-Style Porter di St. Peter’s Brewery si può considerare un’ottima interpretazione che va a rappresentare uno stile affrontato da molti, ma non per questo immune da possibili divagazioni che alcune volte esulano dalla concezione originale. In questo caso, abbiamo a che fare con una Porter in tutto e per tutto: nessuna aggiunta in una ricetta che esprime una complessità accessibile per far comprendere come una birra da 5.1% ABV possa regalare autentiche emozioni sorso dopo sorso.
Come per molte altre etichette di St. Peter’s Brewery, l’imprinting luppolato si fa sentire per conferire un marchio di fabbrica che collega ogni lavorazione mantenendo un’identità diversa da ognuna.
Se vi piace il mondo inglese, non vi resta che scoprire man mano le creazioni di St. Peter’s Brewery, che potete trovare al seguente link: CLICCA QUI.