Azzardo bello e buono: vi è mai capitato di bere una Lager con un ingrediente parecchio particolare come la guava? Williams Bros. Brewing Co. Ha ideato una bassa fermentazione completamente fuori dagli schemi: 3.5% ABV che definiscono una bevuta leggera addizionata da un tocco fruttato caratteristico ad infondere sollievo soprattutto nella stagione estiva. Tale ricetta è certificata come Gluten Free, quindi adatta per un pubblico celiaco.
Tra le materie prime utilizzate compare grano saraceno, assieme a malti Lager, Vienna e Dextrin, solitamente utilizzato per aggiungere corpo alla fisionomia della birra.
La luppolatura è definita da un poker come Mosaic, Citra, Ekuanot e Magnum, che giocano con la guava per fornire sostentamento e maggior ampiezza aromatica.
ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La Che Guava esibisce una schiuma di colore bianco dalla trama fine, compatta e piena nella propria costituzione anche se modesta nella persistenza.
Il corpo della birra sfoggia tinte dorate, per un aspetto splendente e completamente terso, utile a mettere in mostra un perlage vivace.
L’intensità aromatica è alta: imperante è il sentore di guava che monopolizza l’olfatto sin da subito. Ciò che si può descrivere è un qualcosa che tende ad assomigliare molto ad un the alla pesca, con qualche sfumatura ulteriore come fragola e vaniglia. Si possono individuare anche alcuni spunti floreali che allungano lo spettro olfattivo, fossilizzato su una staticità studiata per lasciar esprimere l’elemento principale di tale creazione.
La frizzantezza è ben presente, quasi eccessiva per l’apporto di carbonatazione che va a predisporre nel sorso.
In bocca, infatti, la bollicina tende a saturare il palato inizialmente limitando l’estensione sensoriale del gusto. Si ripropone la guava con sfumature di fragola, per un inserimento nella prima parte della bevuta che poi vira su un intermezzo tendente al biscottato da parte del malto Vienna. La seconda frazione mostra una parabola discendente degli aromi, in favore dell’entrata luppolata in amaro.
Il retrogusto offre una buona secchezza, con una componente amaricante però troppo fine a sé stessa, deviando il tutto su una linea goffa e sgraziata in questo frangente.
La Che Guava è una Lager sicuramente bizzarra, concentrata nell’esaltare un carattere fruttato non comune per una bassa fermentazione. Nel suo essere, questa birra appare contestualizzabile per quello che riesce a trasmettere, grazie ad un’aromaticità dissetante mirata a combattere la sete in modo fresco e leggero. Il bilanciamento è rivedibile in larga parte: l’andamento dell’assaggio rischia di annoiare per l’immobilismo architettato e la quantità immessa nella lattina (mezzo litro).
Decisamente non per me, consigliabile solamente per provare un’esperienza alternativa per mettere a referto una birra con la guava.
NOME BIRRA: CHE GUAVA
BIRRIFICIO: Williams Bros. Brewing Co.
STILE: Fruit Lager
ABV: 3.5%
FORMATO: LATTINA, 50 cl.
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