VINTAGE: BUXTON – BARREL AGED QUADRUPEL (2017)

Molti birrifici tendiamo a conoscerli quando offrono un’immagine solida e importante, soprattutto se la propria visibilità esce dai confini nazionali. Ma è bene approfondire il percorso che ha portato certi produttori ad essere quello che sono oggi. Molti iniziano veramente dal nulla, per poi sviluppare un progetto concreto e ambizioso che si tramuta poi in una vera azienda che impiega anche più dipendenti all’interno di essa.
Buxton Brewery è uno di questi classici esempi: gli inizi sono i classici da home brewing, per poi realizzare che il margine di crescita c’è e conviene sfruttarlo. Nel corso di questi dieci anni il birrificio inglese con sede nell’omonima cittadina, ha spaziato in lungo e in largo per offrire una vastità di prodotti tale che ha permesso al marchio di farsi conoscere praticamente in tutto il mondo.
Lo stabilimento è fornito anche di una bottaia che permette di sostenere quella linea più sofisticata, per quel mercato che apprezza le lunghe attese destinate a creazioni che acquisiscono complessità e personalità.

Buxton Brewery qualche anno fa si cimentò nell’esplorazione del mondo belga, creando una mini-linea denominata “Belgian Family”. Questa serie prevedeva quattro birre sviluppate su ricette fiamminghe, e l’ultima di queste non poteva che essere una Quadrupel. Venne l’idea di sottoporla ad un passaggio in botte (purtroppo non sono reperibili informazioni sulla tipologia esatta del barile che ha ospitato questa birra) e il 12 Gennaio 2017 fu imbottigliata.
Non si conoscono neppure i tempi di riposo che questa Quadrupel ha effettuato a contatto col legno, e tutto ciò crea un alone di mistero e curiosità (forse voluto dallo stesso birrificio) per verificare dopo quasi quattro anni che maturazione può avere intrapreso.

Recensione Review Vintage Buxton Barrel Aged Quadrupel (2017)

ANALISI VISIVA.

La Barrel Aged Quadrupel di Buxton Brewery si presenta con una schiuma color nocciola, dalla trama fine, che si manifesta con un aspetto omogeneo ed essenziale. Il suo spessore risulta essere quello esile e minuto di birre particolarmente alte di grado riconducibili alla tradizione belga.
Il corpo della birra è costituito da una colorazione simile a quella della tonaca di frate, dove al suo interno spiccano molti riflessi dalle tonalità rosso rubino. Molto bello è l’effetto che si viene a creare in controluce, dove non si scorgono particolari opacità.

ANALISI OLFATTIVA.

L’intensità degli aromi è alta e non propriamente semplice da decifrare, vista l’offerta che si palesa dinanzi al proprio naso. Si inizia con note di toffee, caramello, pane tostato e caffè, per poi porre l’attenzione sui rimandi alla frutta scura come prugna e uvetta. Dopo qualche minuto all’interno del bicchiere, e il conseguente innalzamento della temperatura del liquido, iniziano a comparire note simili ad un distillato, che però non rivelano con nitidezza la vera e propria natura del legno, rimanendo ancora troppo impercettibili per riuscire a farsi un’idea definitiva su cosa avesse ospitato tale botte prima di questo passaggio.
Seppur flebili, si possono percepire molto alla lontana sfumature di vaniglia e zucchero candito, che portano subito a pensare al Bourbon.

ANALISI GUSTATIVA.

La frizzantezza è minuscola e solletica il palato dolcemente, confermandosi adatta per una tipologia così sofisticata che pone l’attenzione su aromi molto particolari. Il corpo parte da una sensazione media, per poi avere uno sprint deciso ma controllato, tenendo a bada eventuali sbalzi etilici che potrebbero destabilizzare la bevuta. L’ABV esce nel lungo periodo, in correlazione col tempo trascorso all’interno del bicchiere e la conseguente temperatura che il liquido assorbe.
Nel gusto, l’entrata rivela quasi immediatamente la natura liquorosa, che avvolge il boccato dando una sensazione alquanto all-round su note di uva sultanina e frutta scura disidratata (prugna, fico, dattero). Queste note vengono poi mitigate dall’entrata in gioco di sensazioni associabili a cioccolato e cacao, che tendono a spostare gli equilibri da una dolcezza dosata e regolata a pizzichi più amaricanti.
Il retrogusto, infatti, gioca sul dolce/amaro, rivelando una vera e propria doppia anima che non subisce conflittualità nel suo essere.

Recensione Review Vintage Buxton Barrel Aged Quadrupel (2017)

IMPRESSIONI GENERALI.

La Barrel Aged Quadrupel di Buxton Brewery è una birra estremamente complessa in tutta la sua totalità. Sicuramente i quattro anni di vita di questa bottiglia hanno anche evidenziato qualche difettino fisiologico che fortunatamente non ha intralciato il corso intrapreso, soprattutto nel sorso.
L’ossidazione è risultata avvertibile nella sua forma di cartoncino bagnato, per una manciata di secondi in entrata del sorso. L’essenza “distillata” ha saputo spazzarla via e coprirla nel giro di poco, relegando questo possibile cliente scomodo ad una partecipazione ininfluente da quel momento in poi. Anche grazie alla moltitudine di aromi percepibili in questa birra, l’attenzione è subito spostata sull’incisività aromatica che ha saputo trarre beneficio nel corso del tempo, per un’amalgama ottimale che ha saputo fornire una bevuta generale di tutto rispetto. Anche dopo averla assaporata, rimane il dubbio riguardante la botte.

Ma poco importa, l’esperienza è risultata parecchio appagante nonostante dubbi o minimi incidenti di percorso, che non hanno minato la maestosità e l’imponenza di una Quadrupel ben fatta e maturata con dignità.

Recensione Review Vintage Buxton Barrel Aged Quadrupel (2017)

Recensione Review Vintage Buxton Barrel Aged Quadrupel (2017)

NOME BIRRA: BARREL AGED QUADRUPEL
BIRRIFICIO: Buxton Brewery
STILE: Quadrupel
ABV: 12%
FORMATO: BOTTIGLIA, 33 cl.

IMBOTTIGLIAMENTO: 12/01/2017
BEST BEFORE: 12/01/2022
APERTA IL: 31/12/2020

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