RECENSIONE: RESERVOIR DOGS – GRIM REAPER

Terzo capitolo della saga dedicata ai quattro cavalieri dell’Apocalisse. Reservoir Dogs ha voluto dedicare una serie di birre a questi personaggi, con etichette molto evocative.
La Grim Reaper è un’American IPA da 7% ABV, a dimostrazione del livello crescente sul tema luppolato.

Recensione Review Reservoir Dogs Grim Reaper

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Grim Reaper costruisce nel bicchiere una schiuma bianca, dalla connotazione soffice, compatta e cremosa, che rimane discretamente persistente.
Il corpo della birra è di colore dorato antico, con sfumature che vanno sul ramato/aranciato. L’aspetto non è completamente opalescente, nel quale si possono scorgere alcuni spiragli che caratterizzano una velatura comunque marcata.

L’intensità degli aromi è media: si palesa immediatamente una componente citrica su arancia, mandarino e pompelmo giallo. Successivamente, arriva la trama esotica con un’incidenza non propriamente efficace, restando in disparte sullo sfondo come qualcuno che rimane a guardare l’evolversi della situazione.

La frizzantezza è media, un po’ discordante con la natura del corpo, che da una parte si dimostra agevole, ma dall’altra abbastanza ingannevole.
Nel gusto, l’entrata del sorso straripa nell’affondare il colpo, con quella voglia di voler spaccare il mondo su decise note agrumate. Nel suo massimo, l’andamento tende a sfuggire di mano, con pericolosi sbandamenti sull’etilico, che vanno a confermare l’ABV effettivo (e forse oltre). La discesa tende ad essere brusca, con un comparto aromatico quasi assente, risultando corto e indefinito, per lasciare l’amaro in balìa di sé stesso, non convincendo appieno.
Il retrogusto è secco, con la nota amaricante che si aggrappa al palato senza cenno di voler andarsene.

Recensione Review Reservoir Dogs Grim Reaper

La Grim Reaper appare proprio una birra dal freno a mano tirato in modo burbero. Troppe cose da sistemare che appaiono come incidenti di percorsi, che sommati uno dopo l’altro, peggiorano la situazione. Poco incisiva in entrambe le fasi, culmina in un sorso pesante che mette in mostra tutto il lato alcolico in modo parecchio spartano.
Purtroppo la Grim Reaper si rivela sgraziata e notevolmente anonima: un’esperienza, per usare un’analogia, simile a quella che si può provare sulle montagne russe quando si soffre di vertigini: da evitare.

Recensione Review Reservoir Dogs Grim Reaper

NOME BIRRA: GRIM REAPER
BIRRIFICIO: Reservoir Dogs
STILE
: American IPA
ABV: 7%
FORMATO: LATTINA, 44 cl.

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