Vi racconto la mia personale esperienza effettuata a Rimini tramite un report della giornata di DOMENICA 18 FEBBRAIO al Beer&Food Attraction 2024. All’interno di questa manifestazione di settore si svolge Birra dell’Anno, evento organizzato dall’associazione Unionbirrai.
ECCOCI ALL’EDIZIONE 2024 DI BEER&FOOD ATTRACTION!
Per gli amanti della birra, il Beer&Food Attraction è uno degli eventi di settore tra i più importanti a livello nazionale nella quale recarsi. All’interno di questa grandissima manifestazione, che si tiene nell’arco di 3 giorni (Domenica, Lunedì e Martedì), ha trovato il proprio spazio stabile il concorso Birra dell’Anno. Questo evento è promosso dall’associazione Unionbirrai: si tratta di una competizione in cui i birrifici italiani possono iscrivere le proprie birre, poi sottoposte a degustazioni alla cieca effettuate da giudizi internazionali nei giorni precedenti alla premiazione.
Nell’edizione 2024 si sono registrati i seguenti numeri: 2153 le etichette partecipanti, inviate da 255 birrifici diversi.
Nel caso caso non foste ancora al corrente delle classifiche e risultati ufficiali di Birra dell’Anno 2024, nel precedente contenuto postato sul blog avete l’opportunità di visualizzare l’articolo dedicato: CLICCA QUI.
Detto ciò, si tratta della mia seconda partecipazione a questa manifestazione, dopo l’esperienza dello scorso anno. Beer&Food Attraction è un’importante opportunità per poter instaurare rapporti con i tanti protagonisti del panorama brassicolo italiano, raccolti in questo immenso spazio che si estende nella vastissima area in cui sorge la Fiera di Rimini.
L’occasione di poter assaggiare molti prodotti è per gli addetti al settore (soprattutto per chi rappresenta l’ultimo anello della filiera, ovvero il comparto HORECA) una ghiotta possibilità da non lasciarsi sfuggire, per individuare e selezionare qualcosa di nuovo da proporre ai propri clienti. Ed infatti, sono tantissime ogni anno le collaborazioni che prendono vita già nei giorni seguenti al Beer&Food Attraction, con birrifici, distributori e locali pronti a lavorare assieme per un fine comune ben preciso: mettere a disposizione dell’utente finale la miglior esperienza possibile.
PRONTI, SI PARTE!
Chi arriva dal Nord deve fare i conti con giornate assai ostiche sotto il punto di vista meteorologico: le fitte nebbie negli ultimi giorni hanno letteralmente invaso la Pianura Padana, creando parecchi disagi per la viabilità. Basti pensare che lunghi tratti stradali, tra cui l’A22, sono stati soggetti a parziali chiusure per l’impraticabilità causata da una visibilità molto ridotta.
Per chi proviene dalla bassa veronese come il sottoscritto, le difficoltà maggiori si sono incontrate nel tratto tra Rovigo e Ferrara, fortunatamente diradate nelle zone in prossimità di Bologna. L’arrivo a Rimini è avvenuto con un po’ di ritardo sulla tabella di marcia, ma nulla che ha poi compromesso la possibilità di poter fare tappa nei luoghi prestabiliti in sede precedente.
FINALMENTE ECCOCI DENTRO LA FIERA!
Giusto il tempo di trovare parcheggio e avviarsi in direzione del complesso fieristico – con una camminata sempre piacevole a livello estetico per la zona d’accoglienza – che ci ritroviamo all’ingresso pronti per entrare. Le code, che ad un primo impatto potevano risultare lunghe e dispendiose in termini di tempo, si rivelano scorrevoli ed agili per permettere l’accesso ai padiglioni in pochissimi minuti.
I primi attimi sono utili per familiarizzare con il senso di orientamento atto ad evitare giri a vuoto. Una volta individuata l’area di maggior interesse, ecco identificato il settore A7 dove sono riuniti tutti gli espositori del comparto craft (la mia priorità). La prima visita non poteva che essere presso chi si conosce già molto bene, per andare a testare alcune nuove creazioni presentate proprio Domenica 18 Febbraio in anteprima assoluta.
PRIMO INCONTRO: SI VA DA BIRRA MASTINO!
È sempre un piacere rivedere dei conterranei che operano a pochi km da casa propria, con Mauro, Nicola e Mattia pronti ad accogliere chiunque voglia assaggiare le creazioni di Birra Mastino. Conoscendo già i prodotti della linea base (CLICCA QUI se vuoi saperne di più su qualche etichetta in particolare del birrificio veronese), ho voluto immediatamente testare le due new entry.
Light NEIPA è una luppolata dal grado alcolico alquanto ridotto, appena 3% ABV, sulla quale giocano Mosaic ed Ekuanot coadiuvati dal Phantasm, una novità degli ultimi mesi testata ed approvata da molti birrifici italiani.
Il secondo assaggio è rivolto alla Session IPA, nata per prendere il posto della Pinka (per leggere la recensione della vecchia Session IPA della casa, CLICCA QUI), accantonata in favore di questa nuova ricetta che prevede Mosaic, Citra e Simcoe come varietà di luppolo.
RESTIAMO IN VENETO: ECCO VERTIGA!
Per la prima volta riesco a fare conoscenza con un birrificio che dista un centinaio di km da dove risiedo e di cui ho sempre sentito parlare negli ultimi anni. Ad accogliermi c’è Claudio Turcato, il birraio di Vertiga, che appena ha colto l’inequivocabile accento del sottoscritto, si è subito sentito a proprio agio sfoggiando la classica e inimitabile flessione vicentina. Il tempo trascorso allo stand si è rivelato molto positivo, grazie alla presentazione di Claudio che ha voluto sottolineare con orgoglio come alle spalle delle sue creazioni ci sia un grande lavoro di sviluppo dei lieviti nel proprio laboratorio.
Inauguro questo nuovo approccio con la Anghelles, una Helles da 4.9% ABV che si pone come la birra da maggior consumo della gamma del birrificio vicentino. Impronta molto personale, che denota una spiccata brillantezza sull’accezione di panificato, in grado di mantenere una scorrevolezza adatta alla proposta.
La seconda birra assaggiata, di cui mi sono sempre state riferite belle parole a riguardo, è Bali: si tratta di una Session IPA da 4.1% ABV la cui ricetta è studiata nei minimi dettagli, con un grist di malti Pils, Vienna e Carahell che supportano una luppolatura a base di Perle, Nelson Sauvin, Simcoe e Citra (queste ultime due varietà nella forma Cryo).
Claudio ribadisce che questa birra è il proprio cavallo di battaglia: come dargli torto. L’espressione aromatica è veramente sgargiante in termini di aromaticità e pulizia, trasportata da una bevuta che risulta alquanto pericolosa (nell’accezione più positiva del termine).
NUOVA BIRRA DI BIRRIFICIO RURALE!
Impossibile non passare allo stand di uno dei miei birrifici italiani preferiti in assoluto. Sul blog, infatti, trovate innumerevole materiale che racconta della quasi totalità delle birre prodotte dal birrificio di Desio (provincia di Monza e Brianza). Vi consiglio vivamente di dare un’occhiata, trovate tutto al seguente link: CLICCA QUI.
Nei giorni precedenti alla manifestazione, questo era sicuramente il momento da me più atteso. Una certa impazienza mi ha accompagnato fino a Domenica, momento in cui ho potuto familiarizzare con la nuova nata del progetto Brewer’s Collection. Conoscendo bene la predilezione di Lorenzo Guarino, birraio di Birrificio Rurale, la cui preferenza è rivolta in direzione di birre facili e dirette nella bevuta, ero sicuro che prima o poi si sarebbe cimentato nel dare vita alla propria interpretazione di questo stile inglese.
Brewer’s Collection: Mild è stata ufficialmente presentata al Beer&Food Attraction 2024, rigorosamente spillata in pompa inglese e alla temperatura ideale di servizio. Una birra molto leggera dal punto di vista alcolico, con i 3.8% ABV che rientrano perfettamente nelle specifiche dello stile. Un prodotto che riesce a dimostrare un carattere deciso ed una identità ben chiara, in cui i dettagli fanno la reale differenza.
Non voglio accennarvi nulla di più al momento: nelle prossime settimane troverete l’analisi completa di questa birra nella sezione RECENSIONI.
Uno speciale ringraziamento a tutto il team presente per la solita calorosa accoglienza: Lorenzo, Sara, Luca, Fulvio, Marco, Beppe e Ivan “Il Barba”. Sempre bello vedervi e scambiare qualche chiacchiera assieme.
C’È DELLA NUOVA FRANCONIA DA ASSSAGGIARE!
Pochi passi più in là ed ecco Manuele Colonna e tutta la ciurma al seguito, presente con lo stand per rappresentare la propria distribuzione Natural Born Drinkers. Nelle ultime settimane, sulle pagine social del Ma Che Siete Venuti a Fà e dell’azienda distributrice, è stata presentata una collaborazione molto interessante, che ha visto coinvolto un nome parecchio apprezzato dagli amanti delle birra made in Franconia, come Brauerei Griess.
Durante uno degli innumerevoli viaggi in Germania, Manuele Colonna ha proposto un’idea che a Fabian Skaggs (birraio di Griess) è piaciuta all’istante. La cotta è avvenuta a Geisfeld in presenza anche del team di Birrificio Bajön, la cui ammirazione principale è proprio il mondo della bassa fermentazione.
Da tutto ciò è nata Herkules, una Zwickel Pils da 4.8% ABV che è stata presentata in anteprima Sabato 17 presso il Ma Che Siete Venuti a Fà di Trastevere a Roma e al brewpub di Porto Corsini nella quale è situata la base operativa di Birrificio Bajön.
DA BREWRISE A BREWPOINT IL PASSO è BREVE!
Una grossa realtà che ha sede a Padova è sicuramente Brewrise, azienda importatrice che può vantare marchi prestigiosi nel proprio roster come Founders Brewing Co., O’Hara’s, Chimay, Flying Dutchman, Jopen, Avery Brewing e Timothy Taylor, solo per citarne alcuni.
L’occasione mi ha portato a fare visita a Simone Nicoletto e Filippo Cerantola (ex compagno del corso Biersommelier nel 2017 presso la Doemens Akademie di Gräfelfing).
Una certa curiosità che meritava una risposta era dettata da un nuovo nome che si è affacciato nell’ultimo periodo e che Brewrise è riuscita prontamente ad accaparrarsi. Su consiglio di Simone, sono andato a provare la Genesis Stout di Brewpoint, progetto molto interessante della nuova società Wells & Co. (nata dalle ceneri di Charles Wells), basato su una produzione numericamente controllata (attualmente 5mila ettolitri annui) per poter prediligere la qualità a discapito della quantità.
La spillatura in carboazoto enfatizza una bevuta tipica che trova conferma in una realizzazione studiata per poter fare breccia facilmente sia nel pubblico locale ma anche in quello estero.
Le prime percezioni hanno dato un responso chiaro e tondo: questa Stout è la più valida competitor di un marchio che di certo non ha bisogno di presentazioni, come può essere Guinness.
Brewrise sta puntando forte su tutta la gamma di questo birrificio: le potenzialità sembrano esserci tutte per fare breccia con efficacia anche nel mercato italiano.
ULTIMA VISITA DELLA GIORNATA: UN PROCIONE CHE BEVE BIRRA!
Tranquilli, non sto alludendo ad una possibile mancanza di lucidità per una giornata sicuramente intensa ed impegnativa sotto ogni punto di vista.
L’incontro personalmente più interessante è avvenuto allo stand di un nuovo birrificio, che ha voluto compiere il debutto ufficiale in un contesto così importante per presentare il frutto delle proprie prime cotte.
Sto parlando del Birrificio Wild Raccoon di Udine, la cui mente trainante è Filip Marco Lozinski, giovane ragazzo il cui background manifesta già una considerevole esperienza. La gamma con la quale l’azienda friulana si è presentata a Rimini strizza l’occhio alla modernità, con produzioni inquadrabili il quel segmento più “geek” nel quale i vari blend di luppoli giocano un ruolo fondamentale.
Essendo i primi batch di ciascuna etichetta, qualche accorgimento è sicuramente necessario (in particolare sulla Pils e sulla Double NEIPA, ndr), mentre Session NEIPA e West Coast IPA girano già a pieno regime per efficacia ed integrità su entrambe le fasi. Ma la sorpresa che non ti aspetti sta proprio tra gli assaggi effettuati presso questo stand, la cui totale folgorazione era lì pronta ad essere servita.
MIGLIOR BIRRA DELL’INTERA GIORNATA?
La birra che più mi ha impressionato nell’arco dell’intera giornata trascorsa al Beer&Food Attraction 2024 è sicuramente stata la Dolci On Fire, una Pastry Sour da 5.5% ABV la cui ricetta prevede albicocca, passion fruit, vaniglia Bourbon e lattosio. Si tratta di una produzione molto modaiola e non alla portata del gusto di tutti, facente parte di una nicchia molto particolare che trova molti estimatori soprattutto nel Nord/Est Europa. Una cosa però è certa: questa realizzazione non ha nulla da invidiare a produzioni di birrifici europei blasonati che trattano tale tema già da diversi anni.
Una presentazione generale che dimostra un livello già di per sé alto, affinabile in quei piccoli particolari che nel breve termine potranno fare sicuramente la differenza. Il potenziale si è percepito tutto: tenete d’occhio Filip e il suo progetto perchè non mi stupirei se nel prossimo futuro se ne sentirà parlare parecchio.
TERMINA QUI IL REPORT DI QUESTA GIORNATA!
Arrivano le 18.00 e man mano i padiglioni iniziano a svuotarsi: la prima giornata di Beer&Food Attraction ’24 giunge al termine. Personalmente mi ritengo soddisfatto per aver rispettato un programma formato da varie tappe che sono state effettuate. Nel corso della permanenza all’interno della fiera sono avvenuti molti altri incontri con persone che ho avuto il piacere di conoscere per la prima volta e tante altre con la quale è stato bello rivedersi dopo un po’ di tempo.
Il Beer&Food Attraction si sta rivelando inoltre un ottima occasione per poter rivedere persone con la quale ho condiviso un’esperienza importante a livello professionale. Un saluto speciale ai miei ex compagni di corso Biersommelier 2017 della Doemens Akademie, che ho avuto il piacere di poter riabbracciare: Giovanna Merloni, Oreste Giannini, Fabrizio Decastelli, Francesco Becagli, Filippo Cerantola, Roberto Antino e Nicolò Camana.
Spero che questa lettura abbia saputo coinvolgervi appieno grazie ad una cronaca descrittiva funzionale nel rendervi partecipi, come se fosse stati voi a trascorrerli in prima persona!
Non mi resta che darvi appuntamento per i prossimi contenuti del blog: tranquilli, prossimamente ripartiranno le pubblicazioni delle recensioni con il consueto ritmo settimanale!
GRAZIE per il vostro seguito! A presto con altre avventure che non vedo l’ora di raccontarvi!