RECENSIONE: PÕHJALA – MUST KULD PAPER MILL

Dopo qualche mese di attesa, ecco che tornano gli spin off di Põhjala dedicati alla reinterpretazione del proprio prodotto di punta, ovvero la Must Kuld (se vuoi saperne di più sulla versione originale, CLICCA QUI).
Nel corso del tempo si sono susseguite molte edizioni alternative che hanno ospitato delle aggiunte specifiche per arricchire un profilo già di per sé molto efficiente. Se ti sei perso le precedenti uscite, corro in tuo soccorso immediatamente: CLICCA QUI per rimediare subito.
Questa volta la Must Kuld trova un fedele alleato in una materia prima che ormai è altamente sdoganata per creare qualcosa di veramente interessante soprattutto in relazione al mondo delle birre scure. Per imbastire tutto ciò, Põhjala ha voluto coinvolgere gli amici torrefattori di Paper Mill, piccola azienda che tratta Specialty Coffee e che dista solamente una manciata di km dallo stabilimento del birrificio più famoso d’Estonia. L’aggiunta incriminata fa riferimento al prodotto maggiormente venduto dalla torrefazione in questione, ovvero il proprio blend della casa costituito da due varietà. Paper Mill Espresso, infatti, è formato da Brasile 65% della Fazenda Cachoeira De Grama e per il 35% da una varietà etiope che prende nome da una città ad est della capitale Addis Abeba, ma coltivata nella regione chiamata Guji.
Come di consueto, ci tengo ad aprire delle parentesi informative per conoscere il più possibile il background delle aziende produttrici dei caffè che costituiscono questo blend.

Fazenda Cachoeira De Grama esiste dal 1890 ed è di proprietà della famiglia Carvalho Dias. Il nome deriva dalla cascata (Cachoeira significa appunto “cascata”) presente nel territorio in cui l’azienda si trova, che si estende per oltre 400 ettari di cui circa 100 sono completamente adibiti alla coltivazione del caffè. Per non essere confusa con molte altre, Gabriel, il proprietario, decise di aggiungere il termine “Da Grama” per avere un’identità più definita e legata alla zona identificata nella “Vale da Grama”, così da non poter essere più scambiato per qualche altra azienda che riporta il nome Cachoeira.
Questo territorio trova collocazione a poca distanza dal confine della regione del Minais Gerais, in un complesso montuoso compreso tra i 1.100 e i 1.250 metri sopra il livello del mare, in cui le temperature medie si aggirano attorno ai 19°C. Gabriel, fino al 2016, è stato colui che ha portato avanti il progetto di famiglia in maniera autonoma, per affidare successivamente l’amministrazione dell’intera produzione a Bourbon Specialty Coffees, che ha preso in gestione la piantagione con la possibilità di apportare innovazioni e sviluppi per migliorare ancor di più la qualità della materia prima.
Già nel 2000 Gabriel si è affermato come un vero e proprio pioniere nella lavorazione del caffè: all’epoca, le tecniche di essicazione non erano così avanzate come possono essere quelle dei nostri giorni, ma già 20 anni fa alla Fazenda Cachoeira Da Grama tale procedimento avveniva su letti sospesi, cosa che ormai è prassi praticamente ovunque.
L’entrata in scena di Bourbon Specialty Coffees ha consentito alla comunità del luogo di poter giovare di alcune migliorie utili per incrementare il proprio sviluppo sociale. Ad esempio, ne è chiara testimonianza il villaggio dedicato ai lavoratori e alle loro famiglie, la costruzione di una scuola frequentata da oltre 300 alunni ed un club comprendente un campo da calcio, frequentabile dagli abitanti dell’area per dei sani momenti di svago. La partnership ha permesso l’elaborazione di un programma inquadrato su specie native, per un miglior impatto che possa valorizzare l’equilibrio generale dal punto di vista ecologico. Questa sinergia si è rivelata azzeccata per entrambe le parti coinvolte, per un valore qualitativo e commerciale aumentato nel corso degli anni e riconosciuto in tutto il mondo.
Il caffè che costituisce il 65% del blend è un naturale (per un approfondimento sulle differenze principali nella lavorazione del caffè, CLICCA QUI).

Dal Sud America ci spostiamo nel cuore dell’Africa, in una delle terre alla quale gli amanti degli Specialty Coffee sono più legati. L’Etiopia è una zona molto florida da questo punto di vista e il 35% di questo blend prevede un chicco verde poi lavorato da Paper Mill che è stato ottenuto dalla collaborazione tra Asnake Kasa, esperto etiope di Specialty Coffee che si prodiga nella diffusione delle materie prime locali, e Nordic Approach, un partner che svolge il ruolo analogo di Bourbon Specialty Coffees.
Bedessa è un caffè lavato ottenuto da piante Welisho e Dega, che sono state coltivate nella regione di Guji, situata circa 500 km a sud della capitale Addis Abeba, famosa per la tribù Oromo che tramanda di generazione in generazione le conoscenze da impiegare nel lavoro di coltivazione, raccolta ed essiccazione.
La selezione delle ciliegie viene effettuata tramite un semplice metodo per verificarne l’effettiva densità e di conseguenza la classificazione è suddivisa in prima e seconda qualità: le drupe vengono riversate in vasche contenenti acqua per selezionare quelle più pregiate. Coloro che risultano soggette a galleggiamento vengono accantonate e scartate, indice di poca densità all’interno; le altre, invece, costituiscono il bottino che viene preziosamente custodito per determinare il lotto di massima qualità destinato alla successiva essiccazione.

La ricetta della Must Kuld Paper Mill impiega un comparto di malto caratterizzato da diverse tipologie: possiamo trovare Pilsner 0, Monaco, Carafa Special T-2, Dark Chocolate, Cara Pale, Cara 150, avena decorticata e avena maltata. La luppolatura è costituita da due varietà: Magnum e Yellow Sub.

Recensione Review Pohjala Must Kuld Paper Mill

ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.

La Must Kuld Paper Mill si presenta con una schiuma soffice che forma una struttura nebulosa abbastanza leggera, soggetta ad abbassamento graduale caratterizzato da un effetto leggermente udibile. Il colore di tale composizione si manifesta su una tinta nocciola abbastanza chiara, somigliante a quella di una crema cappuccino. La grana della quale è costituita si mantiene fine, grazie ad una costanza più che legittima anche in fase di ritirata.
Il corpo della birra è nero, dall’aspetto pieno ed intenso, effetto visivo che smorza sul nascere ogni possibile interazione diretta con il liquido presente.

La carica aromatica è alta, determinata principalmente dalle due varietà di caffè che fanno subito gli onori di casa dimostrando le proprie essenze su vivaci note di cioccolato e nocciola (derivanti dal Brasile), con tratti floreali integrati da accenni di pera e miele (componenti più affini all’Etiopia). Seguono sentori più duraturi che stabiliscono i profumi maggiormente impattanti sulla lunga distanza, come caramello, toffee, cioccolato al latte e qualche estero identificabile nella prugna e vaniglia.

La frizzantezza risulta flebile, scarica, praticamente assente. La carbonatazione è tenuta giustamente ai minimi termini per dare risalto ad un corpo avvolgente e morbido, in grado di regalare una scorrevolezza da antologia in relazione ai 7.8% ABV difficilmente individuabili.
Nel gusto, la dolcezza di base culla la bevuta su chiare e nitide note di miele, avvolte da un ben bilanciato cioccolato che viene assecondato da rimandi alla frutta secca come nocciola e mandorla. Nella seconda parte c’è spazio per qualche lieve sfumatura che ricorda la foglia di the e l’arancia dolce (legatura con il luppolo Yellow Sub che trova la giusta possibilità di espressione). Il profilo generale risulta molto ben equilibrato e regala una loquacità molto piacevole, valorizzata da un ABV molto al di sotto dell’effettiva portata.
Il retrogusto offre una punta amaricante da cioccolato fondente, per un epilogo pulito e ben ordinato che richiama l’incipit della bevuta.

Recensione Review Pohjala Must Kuld Paper Mill

Must Kuld Paper Mill non è altro che un grande classico rivisitato, con un’aggiunta formidabile pronta a rivelarne le sorti. La collaborazione con Paper Mill regala un’esperienza veramente memorabile, in cui il caffè è inserito nel migliore dei modi per diffondere le proprie proprietà in entrambi i segmenti d’analisi. Gli incastri con i malti tostati risultano azzeccati alla perfezione per un prodotto che dimostra una rara costanza lungo tutta la durata dei 33 cl. Molto probabilmente questa versione alternativa della Must Kuld stazionerà saldamente al primo posto della mia personale classifica a tema.
Però attenzione: Põhjala è solita sperimentare ed esplorare tutte le possibilità con questa etichetta. Vedremo se sapranno tirare fuori dal cilindro qualche altra perla notevole da un prodotto così malleabile e versatile.

Recensione Review Pohjala Must Kuld Paper Mill

NOME BIRRA: MUST KULD PAPER MILL
BIRRIFICIO: Põhjala
STILE: Porter
ABV: 7.8%
FORMATO: LATTINA, 33 cl.

CODICE LOTTO: N0446
INLATTINATA: 20/09/2022
SCADENZA: 20/09/2025
BEVUTA IL: 03/07/2023

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