RECENSIONE: RURALE – BREWER’S COLLECTION: MODERN BITTER

Secondo capitolo del progetto Brewer’s Collection di Birrificio Rurale. La birra in questione vuole essere un chiaro esempio di come si possa unire tradizione e modernità sotto un’unica bandiera.
Modern Bitter vuole mettere d’accordo sia i puristi dello stile, sia coloro che non riescono a rinunciare a qualcosa di rivisitato con cognizione di causa.

Non è un mistero l’ammirazione che Lorenzo Guarino, head brewer di Birrificio Rurale, nutre nei confronti del mondo anglosassone. La dimostrazione di tale attaccamento è rappresentata da diverse uscite che hanno composto l’attività dell’azienda di Desio: tra tutte, nella linea fissa possiamo troviamo Blackout, la scura della casa garantita con continuità (per leggere la recensione, CLICCA QUI).
Chi segue Birrificio Rurale già da un po’ ricorderà sicuramente un’uscita a tema britannico, realizzata nel 2023. Infatti, nella linea Bud Scars, il cui scopo era quello di promuovere nuove ricette con lieviti propagati autonomamente nel laboratorio aziendale, fu inserita proprio una Bitter (esaminata a suo tempo, la cui analisi la puoi trovare al seguente link: CLICCA QUI).

Ma chiariamo subito una cosa: questa release, collocata all’interno del progetto Brewer’s Collection, non vuole essere un doppione di quella realizzata l’anno scorso.
Infatti, il nome attribuitole identifica lo spirito con la quale Lorenzo ha voluto improntare questa ricetta: Modern Bitter vuole essere un crossover tra il mantenimento della tradizione (grazie a malti rigorosamente inglesi) con un twist dettato dall’utilizzo di un luppolo americano specifico, il Crystal.
La gradazione alcolica è fissata a 4.5% ABV, titolo alcolometrico che posiziona questa produzione nel range alto della categoria codificata da BJCP (tra i 3.8% ABV e i 4.6% ABV), dove troviamo le classicissime Best Bitter.

Recensione Review Brewer's Collection Modern Bitter

ANALISI VISIVA.

La Brewer’s Collection: Modern Bitter risulta molto propositiva nella formazione di una schiuma morbida e pannosa di colore beige/avorio. La base instauratasi è caratterizzata da una grana molto fine, mentre in superficie la testa mostra una forma più grossolana che comunque non va ad alterare troppo il profilo presente. Nel complesso, l’intera struttura della coltre è soggetta ad un cedimento lento, per rimanere a protezione del liquido con una tempistica considerevole.
Il corpo della birra rispecchia ottimamente il livello cromatico caratteristico delle Bitter. La colorazione ambrata, abbastanza chiara, fa sfoggio di sfumature aranciate/ramate che arricchiscono la possibilità di una brillantezza sgargiante. La sfavillante limpidezza accentua ancor di più la presenza visiva che dimostra una pulizia tale da richiamare una leggerezza globale correlabile alle aspettative.

ANALISI OLFATTIVA.

L’intensità dei sentori è media, molto compassata e dettata dalle derivazioni di malti non così caratterizzanti a livello di profumi, diligenti nello svolgere il compitino assegnato. I toni captabili risultano comunque molto interessanti nonostante l’accezione sommessa con la quale si presentano, con spunti di fieno essiccato e frutta secca come nocciola e anacardo. La luppolatura è in grado di propinare un’ingente iniezione floreale con leggeri cenni agrumati, immersi in una linea terrosa che trasuda adeguatamente il contatto con il mondo britannico. Risultano percepibili alcuni riferimenti lievemente speziati, indicabili in noce moscata e cannella, che assecondano una sfumatura vagamente legnosa che ben si connette con l’iniziale vigorosità floreale.

ANALISI GUSTATIVA.

La frizzantezza è (giustamente) quasi del tutto assente. Ciò favorisce l’impronta tradizionale della tipica bevuta anglosassone, associabile alla spillatura in hand pump da classico pub inglese. Il corpo appare lineare, ricco di una scorrevolezza che va a rappresentare l’effettività messa in atto dal punto di vista alcolico.
Nel gusto, la graduale evoluzione del sorso viene innescata da una delicata base maltata che propone sottili note di frutta secca. Il crescendo aromatico mette a disposizione una rapida carrellata delle essenze di cui è dotato il Crystal, con espressioni floreali pareggiate nel picco del sorso da una stoccata citrica abbastanza morbida. La parabola prosegue con inserimenti erbacei che enfatizzano un amaro piacevole e presente, raggiunto da finali reminiscenze delicatamente speziate.
Il retrogusto mantiene e conserva lo stampo amaricante erbaceo/terroso invogliando una bevuta scandita e costante.

Recensione Review Brewer's Collection Modern Bitter

IMPRESSIONI GENERALI.

Se le premesse proclamate dal birrificio stesso volevano puntualizzare l’unione di intenti di prerogative che solitamente sono associabili a prodotti con identità diverse tra loro, bisogna riconoscere che questa birra ha rispettato pienamente le aspettative. Non manca il filo conduttore british garantito dall’attinenza derivante da una base maltata affine per lasciare esprimere appieno un luppolo che apporta complessità senza risultare eccessivo.
Ottima personale interpretazione consegnata da Birrificio Rurale, apprezzabile in tutte le emozioni che questa realizzazione ha saputo regalare grazie ad un’impostazione generale chirurgica e inappuntabile.

Recensione Review Brewer's Collection Modern Bitter

NOME BIRRA: BREWER’S COLLECTION: MODERN BITTER
BIRRIFICIO: Rurale
STILE: Bitter
ABV: 4.5%
FORMATO: LATTINA, 33 cl.

CODICE LOTTO: L1635
SCADENZA: 01/06/2024
BEVUTA IL: 23/01/2024

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