La passione per il mondo brassicolo anglosassone è il biglietto da visita dell’avventura dichiarata e proclamata dai ragazzi di Shire Brewing, che attraverso le proprie birre hanno voluto tributare tale tradizione.
Le prime tre etichette sono state fondamentali per farsi conoscere al pubblico, che ha subito accolto tali produzioni con un entusiasmo manifestato attraverso un gradimento altamente positivo.
Macclesfield, Ecbert e Spancil Hill (CLICCA sui nomi per leggere le rispettive recensioni) sono tutt’ora le colonne portanti del catalogo di Shire Brewing, che da allora si è allargato considerevolmente per fornire la propria idea anche su stili principalmente appartenenti al mondo tedesco (CLICCA QUI per visionare tutte le altre recensioni di Shire Brewing presenti sul blog).
A inizio 2023, Mirko e soci hanno voluto tornare su quei primi passi che trasudano di comfort zone, per mettere a referto la 14esima produzione inedita ispirata alla terra d’Albione. Questa volta lo stile toccato è quello delle Golden Ale e Brea, con i propri 4.1% ABV, vuole essere una fedele e sentita riproposizione costituita da una ricetta incentrata su malto Pale Ale Golden Promise di Simpsons Malts (azienda molto rinominata in UK, i cui prodotti in Italia sono un’esclusiva di Mr. Malt) e luppolatura a base di Cascade e Bramling Cross.
Anche per questa creazione, il nome è un diretto richiamo a “Il Signore degli Anelli”, di cui i ragazzi di Shire Brewing sono autentici fan boys. Per chi non fosse così pratico dell’opera di J.R.R. Tolkien, lascio qualche piccolo riferimento in merito.
Brea è un villaggio di un mondo chiamato Arda, simile alla Terra ma immaginato in un’altra ottica. È attraversato dalla Grande Via Est che taglia i versanti della zona collinare nella quale Brea ha luogo. Inoltre, si tratta dell’unico luogo in cui Uomini e Hobbit convivono, condizione che non si verifica in nessun altro ambiente presente in tale racconto.
ANALISI COMPLESSIVA DELLA BIRRA.
La Brea forma una schiuma compatta di colore bianco, costruita grazie ad una trama fine che crea un intreccio ideale per mantenere la propria conformità in modo più che accettabile.
Il corpo della birra si mostra fiero nella propria colorazione dorata brillante, costituita da un aspetto sottilissimamente velato (la condensa accentua tale riferimento visivo), che non altera la capacità di assorbire positivamente la luce e far sì che possa essere emanata un’irradiazione altamente intrigante.
L’intensità degli aromi è medio/alta, in una semplicità condita da una buona espressione luppolata che si manifesta su nitide note erbacee e floreali, ben supportate da una base maltata che esalta tali tratti distintivi. Quest’ultima funge da piattaforma funzionale all’equilibrio generale, ottenuta da indicazioni mielate, fieno e lievissimi accenni biscottati. Il tutto trova la quadra ideale che favorisce un bilanciamento atto a prolungare l’entità dei sentori in azione.
La bollicina è veramente finissima e caratterizzata da scarsa vivacità, concezione volutamente creata per avvicinarsi il più possibile alla resa stabilita dalla spillatura tramite hand pump (pompa inglese). Il corpo appare sin da subito facilissimo, repentino nell’andamento e affine all’ABV dichiarato.
Nel gusto, guizzi amabili iniziali ricalcano gli accenni di miele e fieno che allietano il boccato assieme a leggere esterificazioni che ricordano la pera. L’evoluzione intrapresa si esprime in maniera graduale ed elegante sullo scambio di consegne con la luppolatura, che introduce gentili e graziosi segnali erbacei avvolti in una trama floreale di natura rustica. La progressione della bevuta dimostra una facilità di cooperazione veramente lodevole tra le materie prime impiegate, assieme ad un profilo dell’acqua che decanta l’intero lavoro eseguito con sapienza e maestria.
Il retrogusto riporta qualche pragmatico tratto speziato/erbaceo che stimola la voglia di copiose lunghe sorsate.
La Brea da la perfetta dimostrazione di essere una signora interpretazione di un classico stile d’oltremanica. Una birra che sprizza personalità da tutti i pori, per una realizzazione semplice nell’architettura ma assolutamente opportuna nella resa pratica finale. Il motore di questa Golden Ale canta che è un piacere, tenendo i giri alti in maniera costante senza accennare alcun tipo di cedimento: il punto di forza è infatti la regolarità che riesce a mantenere il profilo espresso, quasi ipnotico, per non lasciare pause troppe lunghe tra una sorsata e l’altra.
Detto ciò, per citare un altro riferimento all’opera da cui è stato tratto il concept di questa birra, non resta che recarvi nella vostra Locanda del Puledro Impennato (unico luogo ristorativo presente nel villaggio, gestito da Omorzo Cactaceo nell’edificio più antico della cittadina) il prima possibile.
Se non avete ancora capito cosa intendo, il consiglio è quello di recarvi immediatamente nel vostro pub di fiducia, accomodarvi al bancone e iniziare una sessione di Brea che difficilmente vedrà la conclusione nel giro di poche pinte.
NOME BIRRA: BREA
BIRRIFICIO: Shire Brewing
STILE: Golden Ale
ABV: 4.1%
FORMATO: LATTINA, 44 cl.
CODICE LOTTO: L278
SCADENZA: 04/2024
BEVUTA IL: 02/07/2023
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